ROMANS
Urlo liberatorio per la Pro Romans Medea: il match da mors tua vita mea col San Giovanni è dei giallorossi. Primo successo stagionale e “Calligaris” finalmente espugnato per la squadra di Buso, che coi rossoneri – ora soli sul fondo – coglie 3 punti importanti e lo fa pure esprimendo un buon calcio con Bragato, Michelin e Stepancic a fare un gran lavoro di mobilità che manda spesso in tilt i giuliani. Molto raccolti gli ospiti, che lasciano Iogna Prat là davanti, con Zacchigna e Bonetti che hanno il compito di assistere ma anche coprire.
Al 4’ la Pro Romans si affaccia dalle parti di Spadaro: Michelin controlla di petto e chiude troppo a lato un buon tentativo di destro. Al 7’ è Stepancic a seminare il panico dalla destra ma nessun compagno trovi l’irruzione vincente. E poco dopo è lo stesso esterno a ciabattare dopo essere stato liberato sul filo dell’offside. Stessa trama al 10’ quando ancora l’indemoniato Stepancic sfugge ai radar: sul suo cross basso, sporcato da un difensore, sbuca Bragato ma la zampata è deviata in corner. Gli sforzi dei padroni di casa vengono infine premiati proprio poco dopo la mezz’ora, con il piattone al volo di Michelin che trasforma in oro una traversone da sinistra a coronamento di una gradevole manovra corale. Casomai servisse una legittimazione del vantaggio, ci pensa Bragato d’esterno a innescare di prima il contropiede di Stepancic: il destro scheggia il palo. Il 7 di casa è ancora protagonista a fine frazione in altre due occasioni: sulla prima è bravo Spadaro, la seconda se la divora dopo avere saltato.
Paiono esserci tutti gli ingredienti per una ripresa tranquilla per i locali, e invece al 5’ ecco subito la frittata: dormitona generale e Palmegiano si incunea come nel burro servendo a Iogna Prat la palla del comodo 1-1. La Pro ha il merito di non deprimersi e ricomincia a macinare: arrivano subito un gran tentativo dal limite di Michelin (vola Spadaro) ed un lob alto non di molto di Stepancic. Al 14’ altra dormita dei locali: Vecchiet, dimenticato, si divora da due passi la rete del possibile sorpasso. È l’unico brivido, perché poi la Pro si riprende ciò che le spetta: dapprima rimette il naso avanti con l’infortunio di Spadaro, che non trattiene la sfera dopo percussione di Compaore e rimessa in mezzo da un compagno, e poi fa festa con il gol alla Ibra di Cecchin, al suo primo pallone toccato. —
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