Fenomeno Milan: il friulano è d’argento
MONDIALI DI ciclismo SU PISTA , A GANNA IL BRONZO
Antonio SimeoliAntonio Simeoli ROUBAIX
Una rara sconfitta di Ganna, perché per lui il bronzo è una sconfitta, la consacrazione di un campione (il friulano Jonathan Milan, argento) e il bronzo di Elisa Balsamo che conquista la settima medaglia azzurra col bottino di Berlino 2000 già superato. La terzultima giornata dei Mondiali di ciclismo su pista di Roubaix ruota, però, molto attorno all’inseguimento individuale.
Dopo l’oro del quartetto l’entourage azzurro sognava il derby in finale tra Filippo Ganna e il friulano Jonathan Milan. Ma i piani sono saltati. Milan ha corso forte i 4 km in 4’05”785, ma il temuto americano Ashton Lambie, trentenne baffuto arrivato dal fuoristrada che in agosto in altura era sceso sotto il muro dei 4 minuti, l’ha superato di due secondi e mezzo. Tocca a Ganna, manca solo lui. Ed ecco l’imprevisto: TopGanna, 4 volte iridato della specialità, sbaglia la partenza. Dopo un paio di giri ha addirittura l’ultimo tempo tra i 22 concorrenti. Un disastro. Così anche il miglior Pippo farebbe fatica a rimontare, figurarsi un campione reduce da una stagione piena di allori ma pure di fatiche da febbraio a ottobre e reduce da una caduta che gli ha incrinato una costola.
D’un tratto sulla pista di Roubaix, la maglia rosa di Torino e il lavoro per Bernal al Giro, l’Olimpiade su strada e su pista, l’Europeo e pure un Mondiale a crono da urlo nemmeno un mese fa, forse si sono fatte sentire sul 25enne dell’Ineos. Un blackout improvviso d’un minuto, poi la rimonta furibonda su tempi da record del mondo: finisce terzo a 8 decimi da Milan, si consola col bronzo che conquista di rabbia con un gran tempo nella finalina. È un fenomeno e perde (poco) esattamente come accade a Van Aert o Van der Poel, altri poliedrici di successo. E alla fine confessa: «Non avrei dovuto correre l’individuale, sono stravolto da una stagione esaltante ma intensa». E Milan? Ci ha messo poco in due anni a scalare le gerarchie della pista. Il 21enne ha lottato come un leone e perso dall’americano che, mentre gli azzurri si stancavano col quartetto, pensava solo a questo. Alla fine è stravolto, quasi non riesce a parlare. Ma felice.
Poi ci ha pensato una splendida Elisa Balsamo, fresca maglia iridata su strada, a regalare un’altra medaglia alla spedizione, la sesta. Nell’omnium, la somma di 4 diverse gare nella giornata (scratch, tempo race, eliminazione e corsa a punti) la cuneese ha conquistato il bronzo. —
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