Olimpiadi, l'impresa di Stefano Tonut: «Dopo 17 anni di attesa vogliamo scrivere una pagina di storia»
Lorenzo Gatto
TRIESTE. Dal raduno di Roma, attraverso un lungo volo intercontinentale, è sbarcato a Tokyo per scrivere, assieme a una nazionale giovane e dallo spirito garibaldino, una pagina importante nella storia dell’Italbasket.
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È carico Stefano Tonut, il talento cresciuto nell’Azzurra ed esploso con la maglia della Pallacanestro Trieste che nelle ultime sei stagioni ha contribuito a fare grande la Reyer Venezia. Carico, motivato e convinto di poter essere protagonista in un torneo a cinque cerchi che sembra costruito ad arte per regalare una chance a tutte le formazioni partecipanti. L’Italia, passata indenne dalle forche caudine del preliminare di Belgrado, grazie al successo sulla Serbia ha staccato il pass che le consente di presentarsi in Giappone con giustificate ambizioni.
«Essere presenti alle Olimpiadi è un privilegio, prima di noi ci sono stati tanti atleti fortissimi che non sono riusciti a prenderne parte – le parole di Stefano Tonut, raccolte prima della partenza per Tokyo –. Aver centrato la qualificazione 17 anni dopo l’ultima partecipazione è motivo di grande orgoglio, abbiamo fatto la storia». Felice ed emozionato alla pari di un gruppo che coach Sacchetti ha saputo costruire e assemblare partendo da una situazione di emergenza. Ha sopperito ad assenze importanti creando l’amalgama fondamentale per superare le difficoltà e creare consapevolezza nei mezzi e convinzione in un gruppo che ha saputo superarsi giocando una pallacanestro divertente e vincente.
«Arriviamo a Tokyo con le certezze che l’esperienza del preliminare di Belgrado ci ha regalato – continua Stefano –. Contro la Serbia abbiamo mostrato una pazzesca solidità mentale, la stessa che dovremo portare in campo in ogni sfida di questa Olimpiade. Credo che questa squadra sia pronta a dare il massimo e in questo un’influenza positiva arriva dalle esperienze importanti e pregresse di tanti dei miei compagni di squadra che, ad alto livello, hanno giocato tra serie A, Liga Acb, Bundesliga, Eurolega ed Eurocup». Esperienze che, come sottolinea Stefano Tonut, regalano agli azzurri la consapevolezza di poter essere protagonisti anche in una competizione dura come le Olimpiadi.
Reduce dalla miglior stagione della sua carriera, Stefano Tonut sognava di poter compiere l’ennesimo salto di qualità andando a confrontarsi con una competizione stimolante come l’Eurolega. Per farlo, avrebbe dovuto uscire dal contratto con la Reyer Venezia ma la società del presidente Brugnaro non ha voluto concedergli il nulla osta pretendendo il rispetto del contratto. «Delle vicende personali non voglio parlare adesso – ha concluso il giocatore triestino –. Adesso voglio concentrarmi e pensare solo a questa splendida e stimolante avventura olimpica». —
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