Allianz Trieste ai play-off da settima: ora la sfida a Brindisi
Successo sofferto sulla Fortitudo Bologna per 88-82. Giovedì la prima sfida nel Salento, gara2 il giorno dopo
Roberto Degrassi
Da Ros, Cavaliero, Coronica e Fernandez (Foto Bruni)
TRIESTE. Allianz settima, e da giovedì si va a Brindisi per cominciare l’avventura play-off. Trieste è tra le otto che andranno a giocarsi lo scudetto. E pace per altri club che non hanno badato a spese nell’ultimo mercato e la rumba delle magnifiche otto se la gusteranno alla tv. Per garantirsi il settimo posto comunque la squadra di Dalmasson ha scelto il percorso più tortuoso, con un primo tempo da brividi contro la Fortitudo, tra i peggiori casalinghi in questa stagione regolare. Nella seconda parte la rimonta con l’impronta netta di Henry e Gražulis e si tratta in entrambi i casi di lietissime novelle: a Brindisi giovedì e venerdì sera (eh sì, si gioca a distanza di 24 ore) faranno comodo l’intraprendenza dell’ala Usa e la concretezza baltica di Andrejs.
Per risparmiare Fernandez, l’Allianz parte nuovamente con Doyle play e Henry e Alviti insieme. Stavolta la mossa iniziale paga poco: Fortitudo più sul pezzo, Trieste con poca intensità, sotto di 10 dopo quattro minuti (4-14) con Dalmasson che mette dentro Coronica per un Alviti insolitamente soft per dare una scossa di combattività. Ma è soprattutto il risveglio di Doyle e Henry a riaccendere l’Allianz che rientra sul 15-18 prima di subire due triple da Banks che completano un 8-0 per la Effe. Il primo quarto si chiude sul 17-29 (una tradizione, subite nei 10 minuti iniziali) con una difesa inconsistente.
Nel quarto successivo restyling pressochè totale del quintetto, dentro Laquintana, Cavaliero e Gražulis. Non cambia niente, in attacco i biancorossi sono letteralmente inguardabili: involuti,macchinosi, confusi. Dall’altra parte invece se Banks rifiata imperversa Aradori e ci si mette pure Stojanovic, appena arrivato. Il divario per la Fortitudo si allarga. Allianz sotto di 15 a tre minuti dal riposo (27-42) poi scalda un po’ la mano dai 6,75 con Doyle e Laquintana ma all’intervallo sono ancora 10 i punti da recuperare, mentre le voci dalla Segafredo Arena raccontano di Trento in vantaggio.
Al rientro in campo Trieste comincia a difendere davvero, alla buon’ora un po’ di pressione sui fortitudini e i risultati in transizione si vedono. Cinque punti di fila di Henry, una tripla di Laquintana e l’Allianz è a meno 4 (44-48). Certo, magari se non si sbagliasse un contropiede quattro contro uno male non sarebbe...In ogni caso è entrato finalmente in partita Henry e dalla panchina si alza Fernandez per testare i garretti in proiezione play-off. Ma è un altro recuperato dell’ultima ora a far decollare Trieste: Gražulis la mette da tre e poi dai 5 metri e al 29’ la gara è completamente riaperta, in equilibrio a quota 59. E già che c’è sulla sirena il lettone infila una bomba di stellare ignoranza. L’Allianz va a giocarsi gli ultimi 10 minuti avanti 62-61.
Gražulis punisce la difesa compassata di Mancinelli, dà tanta sostanza anche in difesa e non si ferma più. E con lui Trieste (70-64 a 7’ dalla fine). Per Gražulis 14 punti in altrettanti minuti, prima di venir richiamato in panca nel finale. Biancorossi con un margine irrisorio da difendere, e basta allentare la morsa che la Effe è subito lì. 81-78 al 37’. Bolognesi a un punto appena con l’altro Baldasso ma è Teo Da Ros a scrivere la sentenza. La schiacciata di Henry è la ciliegina sulla torta, per un +6 a un minuto dalla sirena che si traduce in settimo posto garantito. I sorrisi a centro campo al quarantunesimo sciolgono la tensione. La Marinaresca diffusa dall’altoparlante alla fine fa venire il magone. Si va nel Salento, con tanta voglia di gustarsela.
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