Allianz, la forza del collettivo non tradisce
In vantaggio di 13 punti e poi raggiunta, Trieste trova nelle seconde linee la chiave per battere i reggiani 78-69

TRIESTE
Per adesso pensiamo che con questi due punti l’Allianz sale a quota 10, si lascia alle spalle anche Cantù e conferma che, accantonate le incertezze del postCovid, il parquet di Valmaura sarà bollente per chiunque. Da oggi invece si potrà cominciare a pensare che sì, battendo la Fortitudo a domicilio domenica o Varese nel recupero si andrà alle final eight di Coppa Italia. E sempre oggi si prenderà congedo da Ike Udanoh, sulla strada per Strasburgo, e nemmeno tra i rimpianti visto che Upson si è riscoperto lungo vero.
Quello che resta di più prezioso però è la certezza che l’Allianz ha ritrovato un’identità di squadra. Dopo un buon primo tempo con i titolari e un tentativo di allungo, in seguito alla rimonta reggiana sono le presunte seconde linee a ricacciare indietro e definitivamente gli uomini di Martino. A vincere sono in 10 e il tabellino, senza high rilevanti, lo conferma.
Dalmasson ripresenta Da Ros nel quintetto di partenza per arginare Baldi Rossi. Reggio Emilia è senza Johnson infortunato. Avvio disinvolto dell’Allianz, con alley-oop per Henry che in altri tempi avrebbe fatto spellare le mani ai tifosi. 6-0 in due minuti e Martino costretto a spendere il primo time out. Un fallo antisportivo di Bonacini viene capitalizzato nel migliore dei modi: due liberi di Henry e tripla di Fernandez. 11-0 dopo tre minuti è un bell’andare. Peccato che duri lo spazio di un sospiro. Gli emiliani puniscono un paio di forzature biancorosse da tre con un break di 7-0. Trieste prova a tenere a distanza gli avversari con due combinazioni sull’asse argentino Lobito-Delia ma dall’altra parte Kyzlink scalda la mano e mette Reggio a -2 (17-15). Ampio turnover triestino dopo il time out, con tripla del neo mister600 Cavaliero per il 23-17 di fine quarto.
Nel parziale successivo aumentano le forzature, l’Allianz comincia a ragionare meno e sprecando possessi rianima l’Unahotels che continua a trovare in Kyzlink un terminale letale (14 punti in 15 minuti, 30-26). Per fortuna Trieste può contare sul lavoro sporco in difesa di Gražulis, strepitoso in questo frangente per tarpare la rimonta emiliana. Si va al riposo sul 38-32. Di positivo la pressione difensiva sui reggiani, concedendo poco o nulla sotto e limitando il pericolo Baldi Rossi e Taylor. Rivedibile invece la gestione di alcuni possessi che hanno vanificato la possibilità tutt’altro che remota di riprendere nel secondo tempo con un divario in doppia cifra.
Lo scarto più sostanzioso l’Allianz lo ottiene comunque, in apertura del terzo quarto, con il decimo assist di Juan Fernandez che dialoga che è una meraviglia con Delia, e i ricami di Doyle. 47-34 al 24’. Tredici punti che sarebbero un margine rassicurante se Trieste non regalasse metri a Taylor dai 6,75, non subisse un gioco da tre di Elegar e dopo una forzatura in attacco non si facesse gabbare da una bomba di Bostic. 11-2 per l’Unahotels, sul 49-45 tutto da rifare. Si sveglia Bostic dall’altra parte e fa male. Altro errore in attacco e nuova tripla di Taylor per la parità a quota 51 (4-17 break subìto), mentre Dalmasson mette sul parquet solo uomini dalla panchina. Con Alviti e Laquintana però l’Allianz va a stoppare la risalita di Reggio. 8-0 feroce e si attacca il quarto conclusivo dal 60-51.
Upson mostra un movimento da centro vero mentre aumenta la fiducia di Laquintana. E a sette minuti dalla fine l’Allianz è +13 (67-54) con la bomba - meritata - di Cavaliero. Con il quintetto delle seconde linee Trieste tiene botta e non solo. Allunga. 71-57 a sei minuti dallo scadere. Fatti i conti, da quando era stata raggiunta la squadra di Dalmasson ha piazzato un 20-6 in sei minuti. Reggio Emilia si innervosisce e con il quintetto titolare a guardare Laquintana, Cavaliero, Alviti, Da Ros e Upson (sorprendente) si vola a +15 (73-58 a 5’ dalla sirena). Negli ultimi quattro minuti rientrano Fernandez e Doyle per Tommy e Cavaliero.
Sembra tutto facile a questo punto ma Bostic continua a metterla dai 6,75 e andare a fermare con un antisportivo Elegar (vero Doyle?) a 95 secondi dal termine sul 75-65 è un tremendo esercizio di masochismo. Buon per l’Allianz che dopo i due liberi Reggio sprechi il possesso successivo. Un rimbalzo di Alviti vale oro. Dalla lunetta Fernandez informa gli emiliani che è finita. —
I commenti dei lettori