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Per l’Allianz un derby da non sbagliare Dalmasson: «No alibi, solo cattiveria»

Al Dome contro Treviso un trittico-verità in una settimana. Il coach: «Serve una vittoria a tutti i costi»

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Servirà una regia lucida di Juan Fernandez per condurre l'Allianz alla vittoria contro Treviso 

Il tempo degli alibi è finito, questa sera alle 20, arbitri Mazzoni, Nicolini e Dori, l'Allianz va in campo contro la De' Longhi Treviso con un unico obiettivo possibile, vincere. Per dare una scossa all'interno dello spogliatoio, cancellare le difficoltà di un inizio di stagione disputato al di sotto delle aspettative della vigilia e prepararsi al meglio alle prossime sfide di domenica contro Varese e mercoledì prossimo contro Reggio Emilia. Tre partite in una settimana, un trittico in grado di dare un volto più chiaro alla classifica alla vigilia dell'ultimo turno del girone di andata che Trieste giocherà domenica 10 gennaio a Bologna contro la Fortitudo. Sei punti in palio, tre occasioni per dare uno scossone alla classifica riportando la formazione di Dalmasson in linea di galleggiamento. Con due giornate da disputare prima del giro di boa, la situazione oggi resta ancora estremamente fluida. Ma bisogna voltare pagina, cambiare passo e cominciare a focalizzare l'obiettivo allontanando dalla testa cattivi pensieri e mettendo da parte le comode giustificazioni. Un concetto ripreso dal tecnico Dalmasson nelle dichiarazioni del pre partita.

«Siamo alla vigilia di un trittico di sfide importanti per la classifica e per trovare continuità di rendimento - sottolinea il tecnico mestrino -. Quello che pensiamo come staff è sicuramente di affrontare una gara alla volta: voglio vedere nei miei ragazzi la rabbia agonistica che deriva da due sconfitte, dalla voglia di mettersi alle spalle tutti gli alibi per voler lottare. Cattiveria che serve soprattutto ora in un momento in cui non possiamo giocare la nostra miglior pallacanestro. Raggiungere il risultato superando tutte le attenuanti che potremmo legittimamente avere». L'analisi delle sconfitte di Venezia e Pesaro come punto di partenza per preparare la sfida di stasera. Nel corso della quale, come successo nel match casalingo contro Trento, la squadra dovrà trovare continuità di rendimento nell'arco dei quaranta minuti eliminando pericolosi blackout che rischiano di causare parziali negativi.

«Abbiamo dimostrato di poter fare buoni pezzi di partita, ma ci manca la lucidità nel finale per arrivare al risultato - sottolinea Dalmasson - a Pesaro come anche a Venezia ci sono mancati gli ultimi minuti di gioco - sottolinea Dalmasson -. Una mancanza di lucidità dettata dall'impossibilità di allenarci in settimana. Le percentuali della partita con Pesaro raccontano di una gara in cui abbiamo costruito ottimi tiri, facendo girare bene la palla. D'altronde, parlando di cifre, non possiamo non dire che una delle chiavi della gara sono stati i rimbalzi concessi soprattutto sotto ai nostri tabelloni. Ci è mancata forza, attenzione e esplosività che ci hanno portati, prima di domenica, ad essere una delle migliori squadre della Lega in questa statistica».

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