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Allianz a rimbalzo crolla senza alibi Resa a Pesaro

I triestini si arrendono di 10 (84-74) alla Carpegna subendo i lunghi marchigian. Il rimpianto di un’occasione sprecata

2 minuti di lettura
Un’entrata di Mike Henry autore a Pesaro di 15 punti con una buona prestazione in attacco 

No, per una volta l’alibi della condizione precaria non vogliamo considerarlo la causa primaria della sconfitta. Intendiamoci, l’Allianz ha le pile scariche e non può rigenerarsi giocando ogni tre giorni ma a Pesaro l’Allianz perde semplicemente perché fa meno della Carpegna per vincere. Se non reggono le gambe ci deve essere la grinta. Se non salti, combatti. Se cadi ti rialzi e fai il ghigno feroce. Nell’Allianz di questi tempi non tutti hanno gli occhi della tigre che richiederebbe una classifica che si sta svuotando sul fondo. Un esempio: Zanotti fa l’high in carriera con 21, Udanoh fa 2 punti e zero rimbalzi in 19 minuti di nulla. Sotto i tabelloni Trieste viene annientata: 41 carambole a 21. E Pesaro ha 3-lunghi-3 da ruotare. Per Trieste è la terza trasferta che poteva venir arpionata. Prima Brescia, compromessa da una partenza-choc, poi Cantù e adesso il ko alla Vitifrigo Arena. Bisogna cambiare marcia o gli sprechi si pagheranno.

Per la quarta volta (su cinque) Dalmasson lascia fuori DeVonte Upson e ovviamente non si parla di casualità. Repesa dall’altra parte deve sopperire alla pesante assenza dell’infortunato Massenat, rimpiazzato nello starting da Tambone. Per i cinque di partenza l’Allianz si affida a Fernandez, Doyle, Alviti, Gražulis e Delia. Il glorioso Delfino si prende in consegna Alviti. Primo vantaggio biancorosso al 3’ (7-9) con difese non irresistibili. Repesa prova a smuovere le acque con tre piccoli (Robinson, Tambone e Filloy), per il +5 al 7’ (18-13) che costringe Dalmasson al primo time out. A suon di triple Pesaro allunga (24-16), primo quarto sul 26-20. Nel parziale successivo, Doyle a parte, l’Allianz chiede energia agli uomini della panchina. Si riporta a due lunghezze, peccato che nel possesso successivo Henry si faccia soffiare il pallone mentre lo scodella sopra la testa cercando la sorpresa nell’uovo di Pasqua e dall’altra parte Delfino la mette da otto metri. Senza idee, con Laquintana involuto, timido e confuso, Trieste in attacco si affida a iniziative estemporanee e Pesaro insiste dai 6,75 (39-29 16’, tripla Zanotti). La Carpegna varia il copione cominciando a cercare anche i lunghi, per fortuna Trieste - che non sfrutta l’uscita di Cain con l’apatico Udanoh - la stoppa sul +11 e con Delia e Gražulis riduce lo scarto (17’ 43-37). Repesa costretto a due time out nel giro di pochi minuti ma l’Allianz è tornata. Ancora con Delia e una tripla di Doyle e con il Lobito di nuovo in campo risale: parzialone di 13-2 e all’intervallo c’è solo un punto da ricucire (46-45). Due le statistiche in controtendenza con le abitudini biancorosse: solo due palle perse e va bene, meno 7 nel saldo rimbalzi e contro una squadra che per sua stessa ammissione è corta nel parco lunghi va male, come il 43% scarso dalla lunetta.

Alla ripresa terzo fallo di Alviti su Delfino (servirebbe drammaticamente il contrario), curioso Repesa che in croato rimprovera gli uomini in panchina perché non fanno il tifo. A metà quarto Trieste, che aumenta la concentrazione, torna avanti (53-54 al 25’). Potrebbe andare anche meglio se due errori da sotto e un pallone buttato non vanificassero la possibilità di irrobustire il vantaggio. Uno scatenato Doyle e Henry colpiscono da tre ma la difesa - indisponente Udanoh - concede eccessivo spazio a Zanotti e Filipovity. Il terzo quarto si chiude con un evitabile vantaggio pesarese per 65-62. Trieste di nuovo in vantaggio con una bomba di Da Ros (69-70 al 33’) ma il solito Zanotti lasciato solo gli replica. Zero su due di Laquintana dalla lunetta che poi incassa una tripla in faccia da Robinson. A cinque minuti dalla fine 77-73, dentro il Lobito e Delia per Udanoh. Robinson si incunea e firma il 79-73 al 37’ e buon per Trieste che poi Pesaro non concretizzi il possesso successivo. Uno su due di Doyle dalla lunetta. A 100 secondi dalla sirena infrazione di passi di Da Ros e Pesaro si vede consegnare un pallone d’oro. Filloy forza ma i rimbalzi sono solo marchigiani e Zanotti in tap in in condanna l’Allianz. Altri passi per Trieste, che resta a spasso. Altra occasione sprecata.

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