Unione, Gautieri: «La squadra è al 70% e lavoriamo su moduli diversi per variare in corsa»
Il tecnico alabardato fa il punto prima delle due amichevoli: «Spero che gli esclusi trovino presto una sistemazione»

TRIESTE Una prima settimana di lavoro al Grezar, poi due molto intense a Ravascletto, un po’ di riposo e quindi tre giorni di allenamenti a Trieste: nel mezzo, due amichevoli con Lazio e Koper, e altre due in programma in questa settimana. Il tutto quando mancano due settimane al via del campionato. Per la Triestina è il momento di fare il punto della situazione assieme al tecnico alabardato Carmine Gautieri.
Mister Gautieri, a che punto della preparazione è la squadra?
«Siamo al 70 per cento, sia dal punto di vista fisico, che da quello tecnico-tattico. La squadra sta lavorando bene, però è necessario delineare bene la rosa e puntare sui 22 che ci saranno, perché al momento siamo un po’ troppi».
In effetti le operazioni in uscita da fare sono ancora tante: che ne pensa?
«Spero che per chi non rientra più nel progetto, si trovi una soluzione quanto prima: non è bello neanche per loro, sono giocatori che devono puntare a giocare e al proprio futuro, altrimenti rischiano di restare un anno fermi».
Che sensazioni ha ricavato dal gruppo in questo primo periodo di lavoro? I nuovi si stanno inserendo bene?
«Le sensazioni sono positive. Questo è un gruppo nel quale chi arriva si integra subito. La base importante già ce l’avevamo, per cui per un nuovo arrivato è facile inserirsi. Ma sia chiaro che sotto questo aspetto dobbiamo comunque lavorare ancora».
Il vostro mercato finora è stato ricco di arrivi: come lo giudica?
«Sì, è stato finora un buon mercato, direi che si sta formando una squadra da campionato importante, di vertice, e di questo ne siamo tutti consapevoli. Siamo certamente migliorati, abbiamo messo a posto parecchi tasselli che mancavano, ma c’è ancora da completare qualcosa».
Cosa in particolare?
«Ma io parlo sempre nell’ottica di avere due giocatori a disposizione per ogni ruolo, quello è l’obiettivo. Al momento ad esempio, con Reda Boultam fermo, siamo con un centrocampista in meno, ma c’è sempre Procaccio che possiamo adattare in quella posizione. Vedremo, e poi Milanese sul mercato è capace sempre di tirare fuori delle sorprese».
A quanto pare il modulo di base resta il 4-3-3: ma si sta lavorando anche su altro?
«Certo, il modulo base resta il 4-3-3, ma stiamo lavorando anche su altri sistemi di gioco. In questi giorni, ad esempio, anche con il 4-1-3-2 o il 4-4-2. Resto dell’idea che bisogna saper fare vari moduli, giocare con vari sistemi ed essere bravi anche a cambiare in partita».
Per quanto riguarda le rivali, quali ritiene saranno le più pericolose?
«Tutte si stanno rinforzando, c’è innanzitutto il Padova, ma vedo che anche Vis Pesaro e Sambenedettese hanno fatto tanti colpi. Ma è troppo presto per parlarne, per il semplice fatto che non ci sono ancora i gironi. Vediamo in base a con chi saremo nel raggruppamento, bisogna aspettare per capire chi può partite in vantaggio».
E se ci fosse anche il Perugia fra le avversarie?
«Il Perugia sarebbe ovviamente tra i favoriti, sia per la forza della squadra appena retrocessa dalla B che per il fatto che avrebbe il vantaggio del paracadute».
Come gestirà le due amichevoli in due giorni di questa settimana?
«Voglio alternare tutti i giocatori per farli giocare e per mettere a tutti benzina nelle gambe, che ce n’è bisogno. Quindi penso di ruotare quei 22-23 giocatori che ho a disposizione».
Come avete preso il fatto di dover andare a Potenza per la Coppa Italia, a soli quattro giorni dal via del campionato?
«Purtroppo a volte in Italia si riesce a complicarsi la vita un po’ più del necessario, ma così è e faremo anche questo viaggio. E sia chiaro che lo faremo con la volontà di passare il turno e andare avanti». —
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