In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Unione, Procaccio si candida a mezzala: «Mi piace, è un ruolo che rifarei»

Il 24enne esterno è stato utilizzato in una posizione più arretrata a Potenza: «Gautieri dice che sono un jolly, parlava addirittura di farmi fare il terzino...»

2 minuti di lettura

TRIESTE Qualcosa si è già intravisto a Potenza, ma pare che per la prossima stagione ci sia un possibile preciso progetto per Andrea Procaccio, ovvero quello di provarlo da mezzala.

Da esterno il 24enne della Triestina quest’anno ha fatto vedere buone cose, ma è mancato in fase realizzativa (zero gol contro i 4 dello scorso anno). Un nuovo ruolo potrebbe giovargli? A sentire il diretto interessato sembra di sì.

Procaccio, pare che il mister voglia provarla da mezzala: che ne pensa?

«Già durante l’anno il mister Gautieri mi diceva che avrei potuto fare la mezzala e che sono una sorta di jolly, qualche volta si è parlato addirittura di terzino, ipotesi poi tramontata. Poi nel secondo tempo della partita di Potenza, mi ha detto che sarei entrato al posto di Maracchi che era ormai stanco a fare proprio la mezzala. E quel ruolo mi ha fatto trovare tanti spazi, mi sono trovato benissimo e devo dire che lo farei ben volentieri».

Quindi sarebbe disposto a un esperimento del genere?

«Anche se non l’ho mai fatto, il ruolo di mezzala mi è sempre piaciuto: sei sempre nel centro del gioco e a me piace stare dietro le punte e giocare in mezzo alle linee. Che dire? Io lo scorso anno sono arrivato a Trieste come prima punta, poi ho fatto l’esterno e chissà che adesso non cambi ancora».

La duttilità, del resto, permette di avere maggiori spazi.

«Sì, è un’opportunità in più, chissà che magari non riesca a fare anche qualche gol, visto che quest’anno sono rimasto a secco. La mezzala deve giocare molto anche in inserimento, quando avanzi sei sempre davanti la porta e può arrivarti spesso la palla giusta».

Quest’anno zero reti: come mai?

«Un po’sono stato io, che devo migliorare ancora tanto sotto l’aspetto del gol, un po’si è messa anche la sfortuna: ho trovato difensori a respingere sulla linea, parate di portieri oppure traverse come nelle due partite di play-off. La scorsa stagione invece ne ho segnati 4 e ne potevo fare anche di più».

Con l’eventuale nuovo ruolo cambierebbe qualcosa?

«Forse potrei trovare proprio qualche rete in più: può essere perché spesso arrivo stanco davanti alla porta e devo limare proprio questa cosa, cioè non correre troppo a vuoto, ma correre il giusto per essere poi più lucido nelle conclusioni».

Dopo lo scorso anno col Pisa, anche a Potenza è stato protagonista di un rigore non dato nel momento cruciale: che effetto fa?

«Devo dire che ho rosicato di più l’anno scorso, però credo che per un arbitro fosse più facile vedere quello di Potenza, anche perché era vicino a me. Per me era netto. Che dire? Che ci serva da lezione, io non vedo l’ora di ricominciare».

Può essere una molla per la prossima stagione?

«Sì, perché c’è tanta rabbia dentro tutti noi e il prossimo campionato sono convinto che faremo qualcosa di importante, quello che non siamo riusciti a fare in questi due anni. Torneremo ancora più arrabbiati, e quelli che erano con me già col Pisa, saranno arrabbiati il doppio».

L’unica strada per evitare episodi strani o dubbi, è quella di vincere direttamente il girone…

«Abbiamo tanta voglia di riprovarci e a quello punteremo, senza nessun alibi, andando in ogni partita per vincere. Del resto ormai abbiamo un’identità di gioco, giochiamo bene. E c’è tanta voglia di festeggiare dopo queste amarezze». —

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

I commenti dei lettori