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Via agli allenamenti dell'Unione: «Inizio soft poi due settimane di grande intensità»

Il preparatore atletico Bossi: «I giocatori sono in buone condizioni ma ora faremo una valutazione. Attenti a non forzare». L'obiettivo è il 27 giugno, data buona per una partita

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TRIESTE Primo allenamento di squadra ieri pomeriggio per la Triestina, anche se diviso in due gruppi per differenziare i lavori. Ma quella di ieri allo stadio Grezar è soprattutto la prima tappa del percorso di avvicinamento ai play-off. E questo percorso nessuno può descriverlo meglio di Luca Bossi, il preparatore atletico degli alabardati, il cui lavoro in questa fase sarà determinante. Innanzitutto Bossi ha appurato che i giocatori sono stati bravi nel fare i compiti a casa: «Con il gruppo di Trieste avevamo già iniziato gli allenamenti individuali - dice il preparatore atletico - ma anche gli altri hanno già iniziato da parecchio con i lavori di corsa, anche su distanze lunghe, con raccolta dei tracciati gps. Posso dire che il gruppo, e non avevo dubbi a riguardo, si è comportato molto bene. Ora sul campo potremo fare una valutazione più obiettiva, ed è ovvio che ci aspettiamo difficoltà dopo tre mesi senza campo e senza palla, ma sarà difficile anche per le altre squadre».

Il programma delineato è ben preciso: la data a cui puntare è quella di sabato 27 giugno, che potrebbe essere quella buona per la prima partita. Il lavoro, racconta Luca Bossi, è regolato di conseguenza: «Il programma è fatto ipotizzando di giocare quel sabato. Questa settimana è quella di ingresso, servirà un po’ da adattamento al ritorno in campo per tutti, senza forzare ed esagerare. Poi dall’8 al 21 giugno avremo due settimane centrali molto intense, con diverse doppie sedute. E poi quella seguente sarà la classica settimana tipo di lavoro prima di una partita. Cercheremo più avanti di fare anche delle amichevoli in famiglia distanziate ogni tre giorni, a simulare quello potrebbe essere il ritmo serrato dei play-off.

L’obiettivo è di cercare di raggiungere la migliore performance subito, perché il lavoro è tarato per essere nella miglior condizione possibile già alla prima partita, non può essere altrimenti giocando subito i play-off». Se questa è la strategia, quali saranno dunque i contenuti delle sedute? «Come ho detto - spiega Bossi - nelle ultime settimane i ragazzi hanno già lavorato sulle lunghe distanze e sulla forza, gradatamente agiremo sui livelli di corsa e accorceremo le distanze, per poi dedicarci via via alla rapidità e alla velocità, insomma si lavorerà più sulla dinamica e l’esplosività per essere brillanti al ritorno in campo». Solo nei primi giorni ci sarà un lavoro differente rispetto a quelli che hanno già svolto allenamenti individuali la scorsa settimana: «La differenza è solo nell’adattamento al campo e alle superfici morbide dopo tre mesi, per questo in questa settimana faremo ancora lavori differenziati per riportare tutti alla pari».

E poi c’è il grande tema che tutte le società temono, quello degli infortuni, considerato il lungo periodo di inattività: «Proprio per questo - spiega Bossi – in questa prima settimana non faremo doppie sedute, bisogna gestire bene questa fase, i dati della Bundesliga e degli allenamenti della A ci dicono che difficilmente qualcuno sarà esente da problemi e fastidi tendinei e muscolari. Bisogna andarci con i guanti. Sotto questo aspetto in questa fase prediligeremo molto i lavori di prevenzione, con esercizi di mobilità articolare sia prima che dopo l’allenamento vero e proprio».
 

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