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Il calcio dà l’addio a Gigi Simoni. Milanese: «Vero galantuomo»

L’amministratore unico dell’Unione debuttò in A con la Cremonese allenata dal tecnico che poi lo volle anche al Napoli e all’Inter. «Una persona con valori»

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Un particolare della foto di gruppo dell’Inter 1998-99: si riconosce Mauro Milanese (secondo da sinistra in alto). Gigi Simoni è seduto, penultimo da destra 

Lutto nel mondo del calcio: è morto Gigi Simoni. L'ex allenatore dell'Inter aveva 81 anni. Simoni è morto intorno a mezzogiorno di ieri all'ospedale Cisanello di Pisa. L'ex allenatore dell'Inter di Ronaldo e della prima Coppa vinta nell'era Moratti era malato da circa un anno.

TRIESTE Fra i giocatori lanciati nella sua lunga carriera da Gigi Simoni, c’è anche Mauro Milanese, che proprio grazie al mister debuttò in serie A e poi calcò assieme a lui palcoscenici prestigiosi del calcio italiano, seguendolo in varie esperienze.

(ansa)


«Per me Gigi Simoni ha rappresentato tanto e anche di più – racconta l’amministratore unico della Triestina, colpito dalla notizia della scomparsa - lui mi ha fatto debuttare in A con la Cremonese, ma poi, anche se in maniera differita perché i meccanismi del mercato mi portavano provvisoriamente altrove, l’ho raggiunto anche in due squadre importanti come Napoli e Inter. Evidentemente si trovava bene con me per volermi nelle sue squadre. Ma al di là di questo, sono dispiaciuto che sia venuta a mancare una delle ultime, forse l’ultima persona d’altri tempi, con quegli antichi valori che il calcio di oggi sta invece bruciando. Era un galantuomo del calcio, per come trasmetteva le sue idee era amato dai tifosi, dai calciatori che lo hanno avuto come allenatore, ma anche dagli avversari. Si è fatto voler bene da tutti».

A testimonianza del valore della persona e del rapporto che si è mantenuto negli anni, Milanese racconta un aneddoto risalente alla scorsa estate: «Lo scorso anno, quando con la Triestina andammo a giocare la finale play-off a Pisa, mi fece una bella sorpresa: mi chiamò per dirmi che lui era con la moglie a Marina di Pisa e che quindi potevamo salutarci. Si trovava a poca distanza dal mio albergo, venne a trovarmi e mangiammo assieme. Erano passati oltre vent’anni dall’ultima volta che eravamo in una squadra insieme, nel 1998 all’Inter, eppure è stato lui a chiamarmi: una persona davvero speciale e sono stato onorato dalla sua visita».

Il rapporto fra Mauro Milanese e Gigi Simoni è comunque continuato nel corso degli anni: «Ci siamo sempre sentiti per saluti, auguri e scambi di parere, ero all’inaugurazione del suo libro in Veneto e a Milano, eravamo rimasti in contatto anche a vent’anni dall’ultima esperienza insieme, e questo la dice lunga».

Anche nel famoso anno con l’Inter, la delusione per il mancato scudetto fu mitigata da un grande successo europeo: «Forse quell’anno meritavamo di vincere lo scudetto, ma noi e la Juventus eravamo sempre testa a testa ed era ovvio che chi avesse vinto lo scontro diretto a poche giornate dalla fine, poi avrebbe vinto il titolo. Quella fu la partita delle tante discussioni, ma ci consolammo alla grande con la vittoria della Coppa Uefa al Parco dei Principi a Parigi, quando quella manifestazione era molto prestigiosa e annoverava tanti squadroni in lizza. Battemmo in finale la Lazio, a testimonianza di come il calcio italiano all’epoca fosse davvero il primo nel mondo con fior di campioni». —


 

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