Per l’importanza che ha la vendita dei biglietti nella casella delle entrate delle società di serie C, la questione dei mancati incassi sarà certamente una delle questioni più preoccupanti di questo mese con le partite a porte chiuse. Ma poi c’è anche l’aspetto sportivo: perché è vero che in fondo sul prato verde ci si affronta sempre undici contro undici e di solito chi è più forte vince, ma vuoi mettere il fattore campo di certi stadi? Soprattutto in big-match decisivi per la classifica? E allora, assodato che il bello del calcio sono anche i tifosi e che sarebbe meglio giocare con gli stadi pieni, chi sarà nelle sei giornate da qui a inizio aprile il più penalizzato e chi il più avvantaggiato sotto questo aspetto?
Va subito detto che la Triestina in questo mese dovrà fare a meno del suo pubblico e del tifo della Curva Furlan soprattutto in due partite di cartello: perché se l’Imolese non è avversaria di grande richiamo, le sfide interne con Reggiana (18 marzo) e Feralpisalò (22 marzo) sarebbero state invece di quelle da evidenziare con il circoletto rosso per lo spettatore.
Quello contro gli emiliani è non solo un big-match contro la seconda in classifica, ma anche un’occasione per misurarsi con quella che potrebbe diventare una delle rivali più accreditate in chiave play-off; la partita contro i gardesani, invece, è un vero e proprio scontro diretto per cercare di accaparrarsi la miglior posizione di classifica possibile nella regular season. Un vero peccato, insomma, giocare queste due sfide con il Rocco deserto. D’altro canto, va riconosciuto che l’Unione si rifà quasi con gli interessi in trasferta, perché se quello di Fano (partita anticipata a sabato 14 marzo, come riferiamo a parte) non è certo un contesto temibile, l’Unione si risparmierà poi due ambientini belli caldi come quelli del Menti di Vicenza (25 marzo) e dell’Euganeo di Padova (1 aprile).
Il fascino del derby comprende anche la cornice di pubblico, ovvio, e per tantissimi tifosi alabardati l’impossibilità di andare in trasferte tradizionalmente così calde dispiacerà un sacco, ma sotto il mero aspetto sportivo giocare due derby esterni così senza pubblico, non favorisce certo la squadra di casa.
Tra l’altro proprio il Padova forse è quello più penalizzato dalla situazione creatasi questo mese. Oltre alla partita con la Triestina, la squadra di Mandorlini giocherà infatti in un Euganeo vuoto anche il super derby con il Vicenza del 22 marzo e la sfida contro la Feralpisalò del 29 marzo: insomma tre scontri diretti senza i propri tifosi non sono esattamente una condizione ideale. Da segnalare inoltre che verrà giocato a porte chiuse anche quello che al momento può ritenersi il super big-match del girone di ritorno, ovvero quello fra la Reggiana e il Vicenza del primo aprile, con gli emiliani ora secondi in classifica, che all’epoca potrebbero tentare forse l’ultimo assalto alla prima posizione. Ma chissà come ci si arriverà a quel momento: con l’emergenza coronavirus in atto, è davvero troppo presto per parlarne. —
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