ABU DHABI. Lewis Hamilton è davvero un cannibale. Ricorda quell’Eddy Merckx che, nel ciclismo, non lasciava nemmeno le briciole agli avversari, cercando di vincere sempre e comunque, qualsiasi gara, a prescindere dalla sua importanza. Ecco, il pilota britannico è un clone del belga sui pedali perché, pur avendo intascato da poco il sesto Mondiale piloti di una carriera peraltro ancora tutta da vivere, pigia sull'acceleratore come non ci fosse un domani e continua a mietere successi dopo successi. Anche ieri sarebbe bastato prendersi qualche piccolo rischio in meno, a cosa sarebbe servito del resto, e invece il pilota inglese della Mercedes non sembra conoscere limiti: va a tutta, sembra disconoscere la parola freno e nessuno riesce a stare in scia della sua Mercedes.
Del resto, è sufficiente poi un dato, un dato soltanto per prendere coscienza di quella che è la straordinaria avidità agonistica del pilota della Mercedes: oltre alla vittoria di ieri a Yas Marina - dove la scuderia regina del Mondiale conferma una tradizione positiva visto che riesce sempre a ottenere risultati esaltanti - Hamilton ha conquistato pure il punto extra del giro veloce.
LA LOTTA PER IL PODIO
Alle sue spalle, l'olandese Max Verstappen, che ha pure rischiato di perdere il secondo posto a beneficio del rivale in rosso Charles Leclerc, si è ripreso il secondo gradino del podio e una piccola soddisfazione, aggiudicandosi l'uno-conto-uno contro il monegasco della Ferrari che, alla fine, ha dovuto abbozzare, trovando comunque posto sul terzo gradino del podio degli Emirati Arabi Uniti. Valtteri Bottas, da parte sua, è riuscito a rimontare, ma si è fermato al quarto posto, mentre Sebasatian Vettel non è andato oltre la quinta piazza. Non basta: la Ferrari è andata anche incontro a una multa, dal momento che la benzina dichiarata era conforme nei controlli pre-gara per la monoposto numero 16 di Leclerc. Un altro indizio negativo dell'ennesima stagione chiusa a mani vuote.
IL PROSSIMO ANNO
Il Mondiale di Formula1 tornerà a marzo, con il Gp d'Australia; saranno 22 gli appuntamenti previsti dal calendario e un paio le new-entry: il 3 maggio 2020 si gareggerà in Olanda, a Zandvoort, e a inizio aprile anche ad Hanoi, in Vietnam.
«gara incredibile»
«Sono orgoglioso e grato per questa gara incredibile. Chi ci avrebbe mai pensato a essere così forti anche a fine stagione, dopo aver vinto il titolo. Sì, anche questo gran premio è stato una vera e propria opera d’arte. In tutti i 21 paesi vedo sempre persone che continuato a ispirarsi». Così si è espresso Lewis Hamilton, il pilota della Mercedes che ha vinto il Gp di Abu Dhabi. «Dietro - ha poi anche aggiunto - ci sono tanti giovani che stanno emergendo, sono molto fiero di poter guidare e competere con loro. È un privilegio per me e battagliare».
VERSTAPPEN si inchina
«Ho dovuto fare i conti con qualche contrattempo all’inizio della gara. Anzi, diciamo pure che dovevamo fare qualcosa di diverso con la strategia. Il nostro passo era davvero discreto ma Hamilton era troppo veloce. Il terzo posto nella classifica finale del campionato è positivo. Credo che adesso tutti lavoreranno sodo. Sarà una bella sfida quella del prossimo anno». Così Max Verstappen, pilota olandese della Red Bull, al termine del Gp di Abu Dhabi, dove si è piazzato al secondo posto.
il futuro ferrari
«Questa non è stata certamente la nostra gara migliore. Qualcosa dovevamo tentare. C’era da puntare sul terzo posto nella classifica piloti di Leclerc ma con 11 punti di svantaggio su Verstappen non era facile raggiungere l’obiettivo. La terza piazza era la nostra posizione. Vedere Leclerc sul podio dell’ultimo Gp era importante, ha fatto una bella stagione. Fuori dal podio sarebbe stato un vero peccato». Queste le parole di Mattia Binotto, team principal della Ferrari, al termine della gara. «Sebastian Vettel è ancora molto motivato - ha aggiunto -, e posso già dire che starà con noi anche il prossimo anno senza alcun dubbio. La priorità che invece ci deve accompagnare nel prossimo inverno è lavorare, lavorare e lavorare concentrandoci in particolare sullo sviluppo aerodinamico. Il momento più intenso deve essere questo». Infine, il gossip sportivo del giorno: «Hamilton con noi nel 2021? È un po’ troppo presto per dirlo, adesso siamo concentrati sul 2020. La Red Bulla fa paura, è una grande squadra che è cresciuta, bisognerà farci i conti», ha concluso. —