Il giovane portiere: «Sono felice per il debutto, non per il risultato»
L’estremo difensore sloveno ha potuto dimostrare il suo valore con tanta sicurezza e due interventi di alto livello

il protagonista
La curiosità nel vederlo all’opera era tanta. Quei pochi tifosi che seguirono l’Unione nell’amichevole estiva precampionato ad Ancarano forse si ricordano di un primo tempo in cui un estremo difensore ipnotizzò più volte i giocatori alabardati, negando loro la gioia del gol. Quel portiere che si distinse in una calda giornata di agosto era Kristjan Matosevic, classe ’97, sloveno di nascita e ieri all’esordio con la maglia della Triestina. Una prima assoluta con la compagine alabardata più che positiva, con almeno due interventi di grande fattura. Uno in particolare nel primo tempo è stato particolarmente pregevole, con una parata di puro istinto con la manona di richiamo su tiro a botta sicura di Filippetti. Contento e grato allo staff giuliano il numero 35 dell’Unione, dispiaciuto d’altro canto per il risultato negativo maturato al “Mancini” di Fano. «Sono molto felice per l’esordio, peccato per il risultato” analizza Matosevic. «Desidero ringraziare il mister per la fiducia che mi ha dato facendomi giocare. Purtroppo abbiamo perso e il risultato e’ l’unica cosa che conta».
Matosevic ebbe già modo di cimentarsi con le giovanili alabardate, prima del fallimento che andò a disperdere diversi giocatori interessanti. Dopo un po’ di peregrinare tra le giovanili di Lazio e Catania, e un ritorno nella terra natia, Kristjan ha potuto finalmente indossare con gioia lo scudetto dell’Unione. «Già quando ero più giovane sono stato qui a Trieste, e so cosa significa la Triestina per questa città, un onore».
Cosa significa poter lavorare con un signor portiere come Offredi?
«Devo ringraziare molto Daniel perchè mi aiuta ogni giorno, ad ogni allenamento. È un’ottima persona e un portiere molto bravo, imparo molto da lui».
Un commento sulle due frazioni di gioco della Triestina a Fano?
«Nel primo tempo secondo me abbiamo avuto noi il pallino del gioco, siamo stati più pericolosi e il Fano non ha avuto occasioni da gol. Nel secondo tempo è andata come è andata, abbiamo preso il gol, poi ci abbiamo provato ma non siamo riusciti a segnare».
Come vive l’attesa dei play-off il gruppo, si definisce ottimista?
«Siamo qui per questo, abbiamo tanta voglia di vincere e daremo tutto per farlo».
Oltre ad aver dato sicurezza tra i pali, Matosevic mostra ai microfoni la corretta umilta’ che mai deve difettare a un giovane nel suo percorso di crescita.
«Io sono un portiere che deve imparare ancora un po’ di tutto, sia in porta che fuori. Si impara ogni giorno qualcosa» conclude. «Bisogna lavorare».
G.R.
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