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A Fano l’Unione2 gioca per un tempo poi chiude con un ko

Pavanel tiene a riposo quasi tutti i titolari. Prima frazione discreta, buona reazione finale. I marchigiani segnano nella ripresa ma precipitano in D

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La Triestina, seconda nel girone, perde al Mancini contro il Fano, ultima che va in serie D. Questo succede in un match in cui i padroni di casa danno il massimo (poco e non gli basta per effetto dei risultati delle dirette concorrenti) e la Triestina 2, quasi senza titolari, svolge un compitino con diligenza e qualche guizzo nel primo tempo. Compitino che non basta nella ripresa a evitare il terzo stop nel girone di ritorno nonostante la buona reazione finale e le prodezze del portiere di casa Sarr.

Pavanel ha giocato al risparmio e la ragione è dalla sua. Voleva provare tutti e coinvolgerli nel progetto. Voleva salvaguardare i senatori. Ci sta tutto ma il blasone alabardato e i valori sportivi meritano forse qualcosina di più.

Il che non cancella nè macchia le grandi cose fatte in questa stagione. Della gara del Mancini restano comunque le buone prove di Codromaz, Bolis, Messina e Matosevic (e il debutto finale di Venco e Marzola). Ora i tifosi si preparino ai play-off dove le partite saranno incandescenti.

Pavanel affronta una partita senza valore per la classifica con una squadra sperimentale. Petrella e Mensah sono infortunati, capitan Lambrughi squalificato, Maracchi in diffida e Granoche convalescente (in panchina comunque) dopo l’entrata killer subita domenica. Due gli esordi assoluti: quello del giovane portiere sloveno Matosevic e al centro della difesa Messina, arrivato a gennaio come scambio dalla Viterbese dove è andato Valentini. Il giovane ex-Parma fa coppia con Codromaz (Lambrughi sconta la prima delle due giornate di squalifica), ai lati ci sono Formiconi e Pizzul. Inedita anche la linea centrale con Bolis e Steffè a interdire e impostare, mentre Bariti e Beccaro hanno il compito di agire sui lati. Davanti il tecnico alabardato si affida alla coppia Costantino-Procaccio. Avversari all’ultimissima spiaggia per evitare la D con il tradizionale 3-5-2 guidato dall’ex Acquadro a centrocampo e con le sorti dell’attacco sulle spalle di Ferrante e Filippini.

La Triestina comincia con buon ritmo e manovra con efficacia alla ricerca soprattutto di Costantino. I marchigiani attendono e si affidano ai lanci lunghi indirizzati verso il loro cannoniere Ferrante (8 reti). Il primo quarto d’ora se ne va senza azioni pericolose da ambo le parti. Ma la prima occasione è degli alabardati con un traversone insidioso di Bariti che Sarr trattiene in due tempi precedendo in extremis il possibile intervento di Costantino (20’). La Triestina sviluppa gran parte del gioco offensivo a destra sull’asse Formiconi-Bariti mentre il Fano e molto impreciso negli appoggi e si affida alle conclusioni dalla distanza altrettanto approssimative (Tascone e Acquadro). Costantino al 32’, ben servito da Beccaro, non è velocissimo a girare e agevola la respinta di Sarr.

E’ la miglior occasione della prima frazione. Bolis, molto attento e preciso, si prende una scarpata al naso che sanguina ma riesce a rientrare in campo. Si fa vivo anche il Fano ma la conclusione di Filippini è respinta con grande riflesso da Matosevic (40’). I granata, che devono vincere, finiscono la frazione in avanti. Frazione che si conclude sul nulla di fatto.

Si riparte senza Bolis (autore di una buona prestazione), con Libutti in difesa e Formiconi alto a destra con Beccaro al fianco di Steffè.

Azione pericolosa all’8’ del Fano: pronto ancora una volta Matosevic a deviare in angolo un pericoloso colpo di testa di Tascone. I padroni di casa accelerano e l’Unione per la prima volta è costretta a ripiegare.

Pavanel inserisce il giovane Gubellini per Beccaro (Formiconi centrale in mezzo al campo) e poi anche Pedrazzini per Bariti. E arriva il gol del Fano: cross dalla destra di Sosa e colpo di testa preciso di Morselli nell’angolino alla sinistra di Matosevic al 23’.

L’Unione dà subito un segnale con Procaccio che impegna Sarr (25’) ma resta un episodio. Procaccio ci prova ancora al 30’ ma trova ancora Sarr sulla sua strada. Esordiscono anche gli alabardati Marzola e Venco. Gubellini è molto bravo di testa e ancora Sarr gli nega la gioia del primo gol al 40’.

Poteva finire in pari ma il Fano vince meritatamente anche se esce tra i fischi e finisce in serie D.

Appuntamento ai play-off il 29 maggio per rivedere la Triestina. Quella vera. —

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