L’eclissi dell’Alma dopo un tempo Nel finale salva solo la faccia
Triestini senza lucidità e con poca personalità al PalaDozza, come all’andata affossati dalle triple di Punter

dall'inviato
Roberto Degrassi
BOLOGNA. Il tempio del basket rimane inattaccabile. Per Trieste, almeno. Al Paladozza la partita per l'Alma dura solo un tempo. Il primo, quando pur perdendo 12 palloni, resta a contatto con la Virtus. Nel terzo quarto l'eclissi totale sotto le triple di Punter ma soprattutto con limiti di personalità e lucidità. Staccatasi, la squadra di Dalmasson si disunisce senza trovare salvatori della patria. La regia stavolta non graffia, l'orgoglio non basta più. Al massimo per ridimensionare in termini decorosi un passivo che stava diventando pesante.
L' Alma lancia subito Zoran Dragic nei cinque di partenza, puntando ad alzare la qualità. Lo sloveno conferma il feeling con Peric innescando il croato autore di un eccellente avvio mentre nel confronto diretto si misura con Aradori. È comunque in difesa che Trieste costruisce un piccolo vantaggio, non subisce i tentacoli di Moreira e Kravic colpendo in transizione. Vu nere in doppia cifra solo dopo otto minuti.
Ma con la rotazione degli uomini si abbassa la pressione e proprio quando il quintetto biancorosso è completamente diverso da quello iniziale la Virtus piazza un 10-0 a cavallo dei primi due quarti (19-13 al 12'). Dalmasson rimette Peric, tolto dopo appena 4 minuti del primo quarto, e con il croato è un'altra musica. Viene stroncato il primo tentativo di decollo bolognese e l'Alma é di nuovo lì (27-25 17'). Certo che se oltre alla consistenza della Virtus i biancorossi si complicano l'esistenza sbagliando le rimesse, ci sta che la Virtus (che dal turnover ricava invece nuove energie) si riprenda il margine. 35-27 all'intervallo.
Nell'apertura della seconda parte l'Alma riprende le misure alle Vu nere ma quando si tratta di attaccare il canestro non ci siamo. La risorsa migliore sono un paio di numeri di Mosley che ha meno centimetri dei lunghi rivali ma più tempismo nel salto. Resta troppo poco comunque per togliersi dall'impasse. Ricordate quel satanasso di Kevin Punter che all'andata decise la partita? Lui. Per 20 minuti è uno dei 10 in campo ma nel terzo quarto al paladozza c'è solo lui.
Firma il primo vantaggio in doppia cifra bolognese e non si ferma più, quattro triple in altrettanti minuti sono una mazzata alla quale l'Alma non è in grado di reagire. E il divario inesorabilmente cresce. 64-43 a 10 minuti dalla fine. Due dati raccontano perché Trieste si trova a una ventina di punti: nel terzo quarto nelle bombe la Virtus tira con il 67%, l'Alma fa 0 su 4. Rimbalzi Bologna 11, Trieste 3. E in ogni parziale la squadra di Dalmasson perde più palloni degli avversari.
L'ultimo quarto con queste promesse ha davvero poco da raccontare. E infatti nulla aggiunge. —
BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
I commenti dei lettori