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Nadal re di Roma, ottavo successo all’Open Bnl

Lo spagnolo batte in 3 set Zverev e torna numero 1 del ranking Atp. Svitolina si conferma tra le donne

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(ansa)

ROMA . S’erano lasciati cinque anni fa, Rafa Nadal & Roma. Dal 2013 a oggi lo spagnolo non era più riuscito a confermarsi campione del Foro Italico, e qualcuno ipotizzava che non sarebbe più accaduto che il suo nome ritornasse sull’albo d’oro. Gente di poca fede: la storia sportiva di questo mancino dovrebbe aver insegnato a tutti, da sempre, che l’ostinazione e la perseveranza sono dei pregi e non dei difetti. Cose che talvolta vengono premiate, vedi la pioggia improvvisa, calata solo dalle parti del Monte Mario e in aiuto del nuovo numero uno del mondo.

Nadal ha vinto gli Internazionali Bnl 2018, dunque. Ma potremmo anche parlare di un vincitore morale, Sascha Zverev. Il quale aveva perso in malo modo il primo set (1-6), per poi impadronirsi della partita, rifilare un parziale di 5-0 allo spagnolo e pareggiare i conti con lo stesso 6-1 subito prima. Non solo: la sua fiducia era tale che riprendeva a macinare gioco senza problemi, con il totale controllo del match. E non sembrava che Nadal potesse opporre una soluzione. Ci ha pensato la pioggia. Due interruzioni, non una. Eventi, variabili che incidono: mentalmente la sosta ha restituito lucidità allo spagnolo: al ritorno in campo Nadal era trasformato, deciso e feroce come non mai. E, con un 6-3, si è preso l’ottavo titolo di Roma. «Questo è uno dei tornei più belli al mondo, senza dubbio. Per me la prima vittoria nel 2005 qui è uno dei ricordi più belli della mia carriera e riavere questa coppa con me tanti anni dopo è veramente specialissimo», ha detto Nadal.

Zverev ha mostrato grande fair play: «Rafa, sei il più grande di tutti sulla terra». E poi, dopo la doccia, ha spiegato: «Oggi la pioggia non era mia amica, ma non ci puoi fare niente. O meglio, la prossima volta dovrò trovare un modo per non risentirne. Lui, quando siamo rientrati, ha giocato molto più veloce e aggressivo di me». Infine ha svelato il suo rapporto con Francesco Totti: «Mi è piaciuto regalargli la racchetta. E lui ha ricambiato con una delle ultime sue maglie, è stato bello per me. Lui è importante per Roma, e io amo Roma. È una città che mi piace, adoro giocare qui».

E la regina di Roma? Ancora Elina Svitolina. L’ucraina si è confermata a dispetto dei pronostici, battendo agevolmente la romena Simona Halep 6-0, 6-4. «Ho giocato bene, le ho messo pressione». E la n. 1 del mondo ha accettato la sconfitta come nel 2017: «Il mio corpo era rigido ed affaticato dopo il match di ieri con Sharapova. Fisicamente non ho avuto abbastanza energia per iniziare al meglio la finale. Devo ammettere che Svitolina è un’avversaria molto solida e oggi ha giocato davvero bene meritando di vincere».

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