Il campionato per dimenticare un mercato fiacco
Il Napoli e l’Inter le società (e le tifoserie) maggiormente deluse: ora si pensa solo a fare punti nel prossimo turno

ROMA. Il Napoli e quei no dolorosi. L’Inter e le speranze deluse. Le grandi deluse del mercato sono loro.
Qui Napoli Se i tifosi del Napoli sono quanto meno disorientati dal mercato appena concluso con due cessioni pesanti (Maksimovic e Giaccherini) e un solo acquisto leggero (la giovane promessa Machach), l'ambiente della squadra non sembra essere particolarmente preoccupato per il mancato arrivo dei rinforzi. Lo testimonia per tutti Josè Callejon che, in un'intervista, fa espressamente riferimento al mancato arrivo di Politano sul filo di lana del mercato. «Il mercato - dice lo spagnolo - è così. I nomi vanno e vengono e se Politano non è arrivato siamo una squadra forte e rimaniamo una squadra forte lo stesso». Insomma, Napoli concentrato sul campionato, con domenica il derby in testacoda a Benevento: «Manca poco per lo scudetto - osserva Callejon - ma quella che deve venire è la parte più difficile. Certo adesso ogni squadra gioca per il proprio obiettivo e noi che siamo primi in classifica puntiamo allo scudetto. Dobbiamo continuare così. Speriamo di arrivare davanti nella gara contro la Juve - conclude - può essere una gara decisiva, dobbiamo restare tranquilli, lavorare tanto, stiamo facendo bene, siamo una squadra forte e quest'anno ce la possiamo fare».
Qui Inter Per cancellare la delusione di un mercato di gennaio sottotono in casa Inter serve necessariamente una vittoria domani sera contro il Crotone nonostante l'assenza del proprio capitano e capocannoniere, Mauro Icardi. La considerazione è semplice ma proprio dalle cose semplici deve ripartire una squadra in crisi: solo con una vittoria potrebbero placarsi le polemiche scatenate dai tifosi sul profilo Instagram di Steven Zhang, il figlio del proprietario del club, per il mancato arrivo di Pastore e il cielo sull'Inter tornare più sereno. Ma il Crotone arriva a San Siro in grande forma (domenica è stato privato di una vittoria solo da una topica del Var), guidato da un grande ex come Walter Zenga che certamente non farà sconti: in più, l'assenza di Icardi, fermo ai box per un'elongazione agli adduttori della coscia destra, toglie a Spalletti la principale bocca da fuoco della squadra (18 gol) in un momento di sterilità offensiva (appena tre gol in cinque gare), il vero insostituibile (ha saltato appena 36' in tutto il campionato) e il proprio uomo mercato (il Real lo corteggia, un sentimento forse ricambiato). In rosa infatti manca un altro centravanti di livello, sarà quindi Eder a guidare l'attacco nerazzurro. Ma attenzione: i tre punti in campionato per Spalletti mancano dal 3 dicembre e intanto il Napoli e la Juve sono scappati...
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