Roncelli, amaro argento iridato
Un banale incidente pregiudica il trionfo iridato delle Celebrity

TRIESTE. Il freno di un pattino che si aggancia al vestito di gara, una brusca caduta e poi circa 25” prima di tornare a lottare per un titolo che purtroppo era oramai già compromesso. Mondiale davvero amaro per le Celebrity, lo splendido quartetto italiano composto dalla triestina Francesca Roncelli e dalle compagne di avventura Dalila Laneve, Cinzia Roana e Michela Mezzari. Ieri le quattro azzurre si sono dovute accontentare della medaglia d'argento ai Mondiali di Nanchino, una competizione che avrebbero potuto tranquillamente vincere.
Il team coreografato da Sandro Guerra, invece, pur avendo il punteggio tecnico più alto, ha ricevuto una penalità di 0.60, quel tanto che è bastato alle portoghesi del quartetto The Project di laurearsi, con sua sorpresa, campione del mondo. Francesca Roncelli, la 31enne triestina che dopo aver già messo in bacheca quest'anno i campionati Europei e gli Italiani, pregustava il suo terzo titolo mondiale consecutivo, racconta il momento cruciale della gara: «Stavamo facendo un disco pazzesco, che a detta di tutti era il migliore. Poi quell'incidente. Nella discesa di un sollevamento il freno di una mia compagna si è incastrato sulla mia gonna e non siamo riuscite a tenerla. Da lì abbiamo perso circa 25” di programma e poi abbiamo ripreso, ma oramai l'oro era andato».
Roncelli racconta la delusione postgara: «Abbiamo avuto sfortuna e c'è davvero da mangiarsi le mani. Purtroppo lo sport insegna che oggi vinci e domani non vinci più. Eravamo superiori e il punteggio tecnico seppur decurtato dalla caduta lo dimostra». Rimane comunque il piacere di non tornare a casa a mani vuote: «Sicuramente si torna con una medaglia al collo da un evento unico e memorabile. Poteva andare meglio, ma alla fine è andata così».
Dispiaciuto il coreografo delle Celebrity Sandro Guerra: «Erano nettamente le migliori ma quell'incidente tecnico, come da regolamento, le ha declassate in seconda posizione: davvero un peccato». La conferma che l'incidente è costato l'oro arriva dal ct Fabio Hollan: «Senza quella caduta avrebbero vinto perché tecnicamente erano superiori a tutti. Peccato davvero, ma rimane il fatto che sono un quartetto bellissimo».
Si è conclusa l'avventura mondiale della nazionale maggiore femminile di hockey inline. L'Italia, in cui hanno giocato la triestina Giovanna Speranza (Tergeste Tigers) e le due friulane Silvia Toffano e Linda De Rocco (Taurus Buja), ha battuto 2-1 la Nuova Zelanda in rimonta. Oggi, infine, spazio alla gara dei Grandi Gruppi. In pista il Diamante del Patt.Fiumicello con l'obbiettivo del podio dopo il bronzo dell'anno scorso .
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