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TRIESTE. Le nuove fonti economiche, la strutturazione del parco giovanile, il nuovo allenatore per la serie C e forse anche un neo presidente. È quanto caratterizzerà il programma dell'assemblea societaria dello Jadran, in programma domani sera nella sede della Casa delle Culture di Opicina, giornata destinata a definire buona parte del futuro del club carsolino, fresco reduce dalla retrocessione dalla Dnb. Molti interrogativi ma intanto una prima certezza. Nella prossima stagione lo Jadran potrà ancora vantare una prima squadra (era una dei punti in sospeso più importanti) ripartendo da una categoria come la C, sempre a carattere nazionale, ma dotata almeno di trasferte più contenute e quindi abbordabili anche sotto il profilo economico. Questo dato riconduce all'altra "sicurezza"del momento emersa in casa dei plavi, quella di una base finanziaria tale da poter ripartire senza patemi di sorta.

L'altro capitolo a cuore allo Jadran è lo sviluppo del processo di valorizzazione giovanile, un tema antico che in Carso si avvale ancora della partecipazione di feudi come Bor, Breg, Dom, Polet, Kontovel e Sokol. Le novità maggiori dell'assemblea di domani dovrebbero comunque essere legate al direttivo e al nome dell'allenatore preposto per il ritorno in C. Qui le ipotesi abbondano. L'attuale presidente, Adriano Sossi, potrebbe anche abdicare e le possibilità di una sua conferma al vertice non superano infatti le 40%. Chi abbandonerà sicuramente la nave sarà Sandi Rauber. Il veterano sembra sia giunto alla frutta sul piano dell'entusiasmo e chiede, letteralmente, un periodo di riposo, anzi il fatidico anno sabbatico; decisione maturata in gran parte dopo la recente stressante stagione in B. E l'allenatore? Vatovec non dovrebbe essere confermato e l'impressione è che si possa optare per un coach possibilmente legato alla minoranza slovena.

Francesco Cardella

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