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Ustolin e Ferrarese Universiadi d’argento

Nella rassegna in Corea del Sud seconda piazza per il due senza senior e bronzo a Parma nel 4 senza pesi leggeri. Oggi in gara Denich e Martini

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GWANGIU. Grande giornata di canottaggio alle Universiadi di Gwangju, dove, sul Tageum Lake di Chung Yu, l'Italia ha conquistato un argento e tre bronzi, grazie al fondamentale apporto di tre vogatori triestini: argento per il 2 senza senior di Federico Ustolin e Simone Ferrarese, e bronzo per Federico Parma sul 4 senza pesi leggeri, tutti e tre del Saturnia.

Un percorso impeccabile quello del 2 senza, che si qualificava in batteria, vinceva la semifinale, e si presentava alla finale come equipaggio da battere, con unica spina nel fianco l'Ungheria, che a settembre tenterà le qualificazioni olimpiche. Partiva forte l'Olanda, tenutaa bada da Ustolin e Ferrarese, che a metà gara prendevano la leadership, incalzati da un Ungheria che saliva progressivamente dalle retrovie. Le due prue procedevano alla stessa velocità fino al serrate finale. Attaccava l'Ungheria, rispondeva l'Italia: le due barche passavano quasi simultaneamente sul traguardo, gli ungheresi al fotofinish precedevano gli azzurri di 61 centesimi, terza staccata l'Olanda. Soddisfatti i due triestini. «Ci abbiamo creduto fino in fondo solo che a 250 metri dal traguardo il ritmo è cresciuto e l’Ungheria ha deciso di venirci a prendere e nonostante il nostro serrate per 60 centesimi loro hanno vinto l’oro. Sono comunque soddisfatto» ha dichiarato a caldo Ustolin. Ferrarese: «Negli ultimi 250 metri gli ungheresi si sono girati e ci sono venuti a prendere, noi non ci siamo risparmiati per tutta la gara ma dopo una finale cosi dura non avevamo più nulla da dare. Ci resta l’emozione di essere stati battuti da un equipaggio di valore».

Grande soddisfazione anche per Federico Parma, alla prima esperienza in nazionale. Il 4 senza pesi leggeri (con Parma atleti di provata esperienza come Schisano, Serpico e Quaranta), dopo le batterie ha dovuto ricorrere ai recuperi per giungere alla finale. Partivano forte gli azzurri in un gruppetto composto oltre che dall'Italia, Giappone, Germania ed Olanda. Dopo i primi 500 metri erano Giappone e Germania a fare l'andatura, precedendo l'Olanda e pochissimo dietro l'Italia. A metà gara gli azzurri prendevano l'iniziativa, scavalcando l'Olanda ed andando ad attestarsi in zona podio. Sul traguardo primo il Giappone, poi la Germania ed ottimo bronzo per l'Italia.

Una bella soddisfazione per Federico Parma: «Il podio era il mio sogno perché arrivare a vincere una medaglia con pochi giorni di assieme sembrava impossibile e invece eccoci qui. Devo ringraziare la mia società e Spartaco Barbo che mi ha sostenuto e allenato fino a essere pronto per la convocazione». Oggi le finali B con Eleonora Denich, poi Simone Martini, nel singolo senior con concrete possibilità di podio. (m.u.)

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