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TRIESTE. Alle Universiadi di Gwangju, eccellente inizio degli azzurri, che nella prima giornata di gare (quella di domenica), sul Tangeum Lake di Chung Ju, piazzano 5 barche in finale e 7 in semifinale.

Caldo afoso e condizioni del bacino buone, partecipazione internazionale di ottimo livello, e una squadra azzurra decisa a confermare se non addirittura a migliorare le medaglie di Kazan 2013. Ottime le prove dei triestini in gara. Hanno superato sabato mattina le batterie di qualificazione il singolista Simone Martini (Padova) e il due senza di Federico Ustolin e Simone Ferrarese (Saturnia). Nel singolo senior 2 posti per essere promossi al turno successivo. Dopo aver temporeggiato nei primi 500 metri, Martini inserisce il turbo e non ce n'è per nessuno. Sul traguardo passa l'azzurro e conquista la semifinale, stessa cosa per Monaco, mentre terzo più staccato il Kazakhstan.

Partivano forte i due triestini del 2 senza, che cercavano da subito di prendere la testa della gara e ci riuscivano fino ai 500 metri, con Germania, Iran ed Ungheria a fare da lepri. A metà gara si faceva sotto la Germania che metteva una punta davanti a Italia e Ungheria. Negli ultimi 500 metri procedevano appaiati i tre contendenti sicuri oramai della qualificazione al turno successivo. Transitavano quindi sul traguardo nell'ordine Ungheria, Italia e Germania, nello spazio di un secondo.

Durante la mattinata sempre nelle batterie, terzo posto per Federico Parma (Saturnia) nel 4 senza pesi leggeri e quarto per Eleonora Denich (Cmm N. Sauro) nel singolo senior, piazzamenti che li costringevano ai repechage del pomeriggio. Nel recupero partiva molto forte il quartetto leggero del quale fa parte Parma, che prendeva la testa della gara seguito da Cina e Canada. Non si lasciavano intimorire gli azzurri, che con una barca di vantaggio tenevano a debita distanza i più diretti inseguitori e tagliavano il traguardo per primi conquistando così la qualificazione.

Nel singolo senior femminile, non partiva veloce la Denich che transitava in quarta posizione al primo intertempo, non perdendo però il contatto con le battistrada. Nella seconda parte di gara insisteva ad attaccare l'azzurra, la cui condotta di gara coraggiosa veniva premiata, transitando negli ultimi 500 metri nei primi tre posti utili a qualificarsi alla semifinale del giorno successivo.

Maurizio Ustolin

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