Pinzin: «Contatti con Pontrelli ma non c’è nulla di definito»
L’ex diesse del Pordenone: «Dopo tre anni ho chiuso con i neroverdi e Trieste è una piazza interessante. Ma so che il presidente deve sistemare alcune cose»

TRIESTE. Se qualcuno degli obiettivi di mercato per la prossima stagione citati qualche giorno fa da Pontrelli si sono già accasati (l’attaccante Ferretti ha firmato per l’Imolese, mentre Amirante ha rinnovato con il Padova), continua invece l’ambizioso progetto di portare all’Unione Triestina 2012 il direttore sportivo della promozione dello scorso anno del Pordenone, ovvero Sergio Pinzin. Nulla di fatto, ancora, ma la conferma che una trattativa è in corso arriva dallo stesso diretto interessato. «Non lo posso negare – afferma Pinzin - contatti con il presidente Pontrelli ce ne sono stati. Ci siamo parlati già un paio di volte e poi ci siamo risentiti al telefono. Se potrà nascere qualcosa? Diciamo che si è parlato di tante cose, anzi si è parlato di tutto, ma cosa succederà da qui a una settimana o tra dieci giorni, ancora non lo so». Insomma l’ipotesi di vedere Sergio Pinzin riempire la casella di direttore sportivo della Triestina 2012 non è del tutto campata in aria, anzi. Anche se ovviamente il diesse per ora resta molto prudente: «Il presidente Pontrelli è molto ambizioso, ma prima deve sistemare alcune cose e mettere a posto alcune situazioni, poi si vedrà. Dopo due salvezze stentate, una società che vuole fare le cose per bene, poi le fa. La piazza è importante, c’è tanta voglia di calcio, io stesso in questa stessa stagione, quando gli impegni con il Pordenone me lo permettevano, sono già venuto a vedere alcune volte la Triestina». Quello che al momento è certo, anzi da ieri è ufficiale con tanto di comunicato della società, è che Pinzin lascia dopo tre anni il Pordenone, perché il contratto in scadenza al 30 giugno non sarà rinnovato. Con i neroverdi il diesse è stato artefice di un secondo posto in serie D, della vittoria della stessa D l’anno seguente (con conquista dello scudetto) e poi dell’esperienza di quest’anno in Lega Pro. Un divorzio consensuale e molto sereno: «Me ne vado dopo tre anni con nostalgia e ribadendo il mio amore per Pordenone – dice Pinzin - c’è stato un bel cammino di crescita, culminato con la promozione, poi forse in questa stagione si è sbagliato qualcosa all’inizio. Ma il concetto per me è chiaro: il mio ciclo a Pordenone è finito. È una separazione serena, perché penso di aver dato tanto alla società neroverde e di aver ricevuto moltissimo. Anzi mi auguro che sia ripescata perché è una società molto seria, ma a un certo punto bisogna fare delle scelte». Pinzin, 48 anni, prima dell’avventura pordenonese è stato una figura storica del Portogruaro, nel cui settore giovanile ha lavorato per tantissimi anni rivestendo tutti i ruoli, ma è stato anche diesse del Concordia. Certamente, rispetto a Maragliulo, sarebbe una persona di grande esperienza della categoria e soprattutto con una approfondita conoscenza del territorio. L’ideale quindi per costruire una squadra ambiziosa, come sembra nelle intenzioni di Pontrelli, ma naturalmente gli devono essere messi a disposizione determinati mezzi. E soprattutto, prima, c’è da vedere se il matrimonio si farà davvero.
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