In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Apostoli alle Canarie: basket, sole e tanti amici

L’ex campionessa muggesana da turista ad allenatrice ad Adeje insieme a Caty Boswell

1 minuto di lettura

TRIESTE. Le immagini che si è portata dietro sono da sballo: mare, sole, spiagge, palme, rocce scoscese, quelle dell’estate perenne in cui piacerebbe a tutti vivere. È appena rientrata nella sua Muggia Licia Apostoli, dalla Costa d’Este di Tenerife Sud, dove per un anno ha allenato le ragazze della scuola di “baloncesto” dell’Adeje.

Più di 140 presenze nelle nazionali, 2 scudetti e due Coppe dei Campioni con Standa e Teksid: con il basket ha girato il mondo partendo da Muggia, in via della Luna dove è tornata per giocare ancora con il Principe portato alla serie B e con la SGT Crup.

«Un’esperienza molto bella, quella alle Canarie - racconta - iniziata assolutamente per caso. La scorsa estate avevo deciso di fare un periodo di ferie da quelle parti e mi è capitato di incontrare Diego Fajardo, che ricorderete giocatore tra l’altro di Milano e nella sua squadra c’era anche il figlio di una mia compagna di squadra ai tempi di Torino. Per farla breve, ho trovato lavoro, casa e… una vecchia amica, Caty Boswell, anche lei approdata alle Canarie a fine carriera. Abbiamo allenato le ragazzine del minibasket, ma anche le squadre junior e senior che hanno vinto i loro campionati: quello di Adeje è un centro sportivo enorme».

Il basket, come lei afferma nel suo libro “Passione e cuore sotto canestro”, non fa mai stancare. Conferma?

Molto è cambiato in questi anni, perché si privilegia l’uno contro uno e il tiro da tre come si vede fare ai maschi. Personalmente preferisco un maggior gioco di squadra. In un anno, comunque, abbiamo fatto un buon lavoro.

Voglia di tornare?

Mah, è un bel posto, è sempre estate, il che tira su il morale, la vita non costa molto e sono anche andata a scuola di spagnolo: ci sono turisti da tutta Europa, tantissimi italiani, qualcuno magari apre un ristorante, ma non sempre ce la fanno».

E rientrare nel basket italiano?

Ora sono stanca, voglio riposarmi a casa almeno un paio di mesi, poi vedrò. All’inizio, alle Canarie, erano un po’ chiusi ma, quando sono partita, mi hanno fatto addirittura tre feste a sorpresa e tanti regali: chissà, magari potrei festeggiare Capodanno facendo il bagno in mare e mandarvi una cartolina…

Guerrino Bernardis

I commenti dei lettori