I tifosi: «Nessuno utilizzi il nome della Triestina»
I supporter attraverso un comunicato ribadiscono le modalità di revoca della concessione del marchio: «Mai più il simbolo alabardato a Pontrelli»

TRIESTE. Centro di coordinamento dei Triestina Club e Curva Furlan tornano a farsi sentire e in un comunicato rafforzano un concetto già da tempo chiaro a tutti, ovvero la loro totale presa di distanza dall’attuale proprietà targata Pontrelli e pertanto dall’Unione Triestina 2012. In una nota congiunta i tifosi sottolineano anche l’importanza del nome con il quale chiamare l’attuale realtà, dopo la loro revoca del marchio (che è associato all’originale denominazione Unione Sportiva Triestina 1918), in un appello nel quale coinvolgono anche i media. «Il CCTC e la Curva Furlan – si legge nel comunicato - desiderano precisare un concetto fondamentale: la Triestina, come noi la conosciamo, non esiste più dal 25 maggio 2015, cioè da quando è stata notificata la revoca della concessione del marchio all’attuale proprietà dell’Unione Triestina 2012 ssdrl. Questa decisione, presa dopo numerose valutazioni inerenti al discutibile operato dell’attuale dirigenza nel corso della stagione sportiva appena conclusa, delegittima la società Unione Triestina 2012 a ritenersi la naturale prosecuzione della gloriosa Unione Sportiva Triestina 1918. Infatti lo stemma sociale regolarmente registrato dalla società sorta nel 2012 è l’araba fenice stilizzata, non l’Alabarda, di cui si fregiava solo grazie al comodato d’uso gratuito. Pertanto desideriamo che i mezzi di comunicazione non si riferiscano alla società di Marco Pontrelli come genericamente alla “Triestina”». Una precisazione legittima da parte dei tifosi visto che la revoca del marchio è un gesto pesante e significativo. In ogni caso, al momento l’Unione Triestina 2012 resta la massima realtà calcistica cittadina, quella che si è salvata sul campo e quella che detiene il titolo sportivo, ovvero quella che per la Figc ha diritto al prossimo campionato di serie D. Fin qui la realtà attuale. Tutto quello che potrà avvenire, dalle sorti di questa società alla nascita di nuove realtà alle quali i tifosi vorranno associare il marchio, riguarda appunto il futuro. A chiusura del comunicato, i tifosi rafforzano ulteriormente la definitività della loro presa di posizione: «Le sterili minacce di intervento legale, manifestate dallo stesso Pontrelli nel tentativo di riappropriarsi dell’Alabarda dopo il vittorioso spareggio a Dro - chiude la nota - confermano la bontà della decisione. La squadra di Marco Pontrelli non giocherà mai più con il simbolo di Trieste».
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