Juventus, a Verona prova generale per la finale di Berlino
Nell’anticipo alle 18 dell’ultimo turno di serie A l’obiettivo dei bianconeri è far vincere a Tevez la classifica marcatori

TORINO. C'è un ultimo obiettivo della Juventus, prima della finale di Champions: far vincere a Tevez la classifica dei cannonieri. Per questo l'Apache, lasciato a riposo contro Cagliari, Inter e Napoli, partirà titolare oggi a Verona, dove cercherà di spodestare Toni proprio nel confronto diretto. Tra il “sempreverde” bomber degli scaligeri e il trascinatore della Juventus c'è un solo gol di differenza: 21 contro 20. Ma in ballo c'è anche Icardi, anche lui a quota 20. Gli ultimi 90', quindi, saranno decisivi. Allegri non ha dubbi: «Spero che Tevez aggancia e superi Toni, ma il titolo di capocannoniere della serie A lo meriterebbero entrambi. Tevez è stato grandissimo e Toni, a 38 anni, ha dato un bellissimo esempio di professionalità».
Tevez è l'unico nome che Allegri si lascia sfuggire per la formazione di questo pomeriggio alle 18. «Ma ci sono dei diffidati che rischiano quindi di non giocare la Supercoppa. Ci penserò», aggiunge Allegri scorrendo la lista dei giocatori a rischio squalifica con un cartellino giallo: Chiellini, Pereyra, Sturaro, Vidal, De Ceglie. «Vogliamo chiudere bene il campionato che abbiamo vinto. Al Barcellona ci penseremo da lunedì mattina, quando comincerà la settimana di Berlino». Già fissato un altro giorno di riposo, dopo i tre all'inizio di questa settimana: i bianconeri saranno in vacanza domenica prossima. «Non si può pensare ventiquattro ore su ventiquattro al Barcellona - osserva Allegri - altrimenti si bruciano energie nervose che invece ci serviranno in campo il sei giugno».
Finita la partita di Verona, questa sera Allegri guarderà in tv la finale di Coppa del re, Athletic-Barcellona. «Ma non abbiamo, e non dobbiamo avere - precisa - nessuna ansia da Messi o da Neymar. Sono giocatori fortissimi e d'altronde è normale in una finale di Champions incontrare giocatori di livello mondiale. Ma se siamo arrivati in finale, anche noi abbiamo le nostre qualità. Quindi, pensiamo al sei giugno con il giusto entusiasmo, che non ci manca alla fine di questa stagione eccezionale e probabilmente irripetibile - prosegue il tecnico bianconero - ma senza ansia. È una partita straordinaria da vivere, con la consapevolezza di poterla vincere, se la fortuna sarà dalla nostra parte». A Torino la serenità è certo maggiore che a Barcellona, ma Allegri non crede che i blaugrana saranno turbati dalle parole al vetriolo di Dani Alves o dai dubbi di Luis Enrique: «Non abbiamo alcun vantaggio - replica il tecnico bianconero - in una finale di Champions eventuali problematiche passano in un secondo piano».
Il Verona vuole riscattare la sconfitta tennistica dell’andata. «Noi ci proveremo, sarebbe bello, avremo tanti occhi puntati ma vogliamo fare una grande, ultima partita», ha detto il tecnico scaligero Mandorlini.
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