Triestina, per il futuro ci sono già dei tasselli
Non solo Rocco ma anche Proia e Fiore andrebbero confermati Tra i giovani Di Piero e Crosato hanno fatto una buona stagione

TRIESTE. La Triestina che verrà, a prescindere dai futuri assetti societari, da che giocatori potrà ripartire? Della rosa che si è salvata a Dro, non sono molti, a dire la verità, quelli su cui ricostruire un gruppo che sia competitivo e che possa non solo ambire a una salvezza più tranquilla, ma anche a traguardi molto più ambiziosi, come si è sempre fatto intendere finora. Naturalmente non si può prescindere dalla coppia Daniele & Daniele, quella che non a caso ha fatto la differenza a Dro, ovvero Rocco e Proia. Il bomber monfalconese è stata la vera arma in più dell’Unione da dicembre in poi: il suo arrivo è stato decisivo per la salvezza, è l’uomo che ha trascinato la Triestina nei momenti più bui, oltre a segnare caterve di gol. La sua rovesciata al termine dei supplementari di Dro resterà indelebile. E poi c’è Proia, la vera anima della squadra, il giocatore tutto cuore e polmoni che ha giostrato in tutti i ruoli del centrocampo, dimostrando non solo doti da guerriero, ma anche una notevole duttilità tattica. Senza scordare che ha rivelato anche un’interessante predisposizione agli inserimenti in attacco. E gli altri? Anche Fiore, in realtà, quando non assillato da acciacchi fisici, ha dimostrato di poter valere la categoria. Quanto a Piscopo, l’esperienza del capitano sarebbe la benvenuta, ma solo a patto di una maggiore serenità e di una crescita sul piano caratteriale. Quanto a uomini di esperienza, l’elenco finisce qui. Al limite Arvia, per carattere e come uomo spogliatoio, una conferma potrebbe meritarla, mentre Spadari, oltre al buon piede, dovrebbe crescere in personalità e tenuta fisica. E poi ci sono i giovani, soprattutto quelli che anche il prossimo anno potranno giocare da under: il portiere Nicholas Di Piero (classe 1995), pur con qualche amnesia durante l’anno, è stata una delle più belle sorprese della stagione, e anche Zucca ha dimostrato di essere un buon sostituto. Sicuramente si può puntare sul baby triestino Crosato, altra rivelazione dell’annata e soprattutto classe 1997, e si è visto che se in buona condizione atletica, la velocità di un 1996 come Ventura potrebbe far comodo. Senza scordare Manzo, classe 1995, che i numeri ce li ha ma deve assolutamente crescere in continuità. Insomma, una decina di elementi su cui puntare, e di questi solo la metà da titolari: in pratica mezza rosa da rifare per poter puntare in alto. E gli altri potenziali under già in rosa? Giordano non sembra poter reggere l’impatto, Damiano Pontrelli è ingiudicabile avendo giocato poco e sempre in condizioni fisiche molto precarie, mentre Nuzzi non ha mai inciso.
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