Grado promosso Il gruppo granitico è l’arma segreta
Dopo nove anni la serie C regionale ritorna sull’Isola d’oro Coach Miani: «Volevamo confermare il primo posto»

GRADO. Quando Flaviano Dreas, a metà dell’ultimo quarto, è uscito sul perimetro per contrastare un tiro da 3 punti di Dalla Pozza, riuscendo poi a reggere lo scivolamento difensivo sul tentativo di penetrazione dell’avversario, lì si è capito che la Pallacanestro Grado avrebbe vinto la partita e la serie-derby con la Pm Pontoni. Troppa l’energia mentale, troppa la la voglia di riportare, dopo 9 anni, la C a Grado per lasciarsi sfuggire il tesoretto di vantaggio costruito sin lì. Grado ha vinto la regular season e poi i play-off, chiudendo con un 2-0 nel derby provinciale: la stagione perfetta.
«Voglia e determinazione sono le parole chiave – spiega coach Lucio Miani, alla quinta stagione in panchina –. Non me ne vogliano gli avversari, ma noi ne abbiamo avuto un pizzico in più, forse proprio perché volevamo confermare il primo posto della regular season, conquistato per il secondo anno di fila. Avevo paura solamente della nostra tenuta alla distanza, con tantissimi acciaccati abbiamo fatto solo allenamenti conservativi nelle ultime settimane, e per questo devo ringraziare anche ragazzi che non fanno parte della rosa ma sono venuti a darci una mano in allenamento. Ho avuto a disposizione davvero un gruppo fantastico».
Grado non era partita per vincere il campionato, ma ha trovato linfa strada facendo con tutti i giocatori a turno protagonisti, dal monumentale Dreas a Francesco Cicogna, tornato ai suoi livelli dopo due anni tormentati per i postumi dell’operazione al tendine d’Achille, da Alessandro Pittia, decisivo in finale con difesa e rimbalzi, salito di categoria dalla Promozione (giocava a Pieris), ad Andrea Galopin, che due anni fa si è trasferito a Grado perché non trovava spazio proprio alla Pm e ieri a fine gara ha tagliato la retina nel più classico dei festeggiamenti nel basket. E poi lui, Angelo Lugnan, la bandiera del basket lagunare: a metà settimana non si reggeva in piedi, domenica ha dominato la gara nel suo ruolo di regista e realizzatore. Non il suo unico compito, visto che Lugnan è anche il direttore sportivo della società.
«Le cose belle nascono quando meno te lo aspetti, e tutta questa stagione è stata sorprendente – racconta Lugnan – a ottobre ci siamo ritrovati con due giocatori in meno per motivi di lavoro (Sgubin, il capitano storico, e Vesco, ndr) e abbiamo trovato Pittia e Beltrame che sono stati fondamentali. In altre stagioni abbiamo avuto squadre più forti sotto il profilo delle individualità, ma in questa si è creato un feeling speciale in tutto il gruppo, anche grazie alla passione per il basket che è nuovamente scoppiata in laguna».
Servirà cavalcare questa passione anche per trovare le risorse per affrontare la categoria superiore. Questo però è un altro discorso, ora Galopin e compagni, che il 7 giugno a Portogruaro affronterannola Geatti Udine per il titolo regionale di D, si godono la festa.
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