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Senza anima nè gioco l’Udinese perde ancora

Al “Friuli” contro il Sassuolo la quarta sconfitta nelle ultime cinque partite Applausi soltanto a Scuffet tornato tra i pali per un infortunio a Karnezis

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UDINE. Se questo, come sostiene l'allenatore Stramaccioni, è l'anno zero dell'Udinese, la base su cui ricostruire il futuro della squadra, c'è di che rabbrividire. Anche nell'ultima apparizione casalinga del loro anonimo campionato i friulani, senza idee né anima, trovano il modo di cedere l'intera posta, stavolta a un Sassuolo solo onesto ma con un'impronta di gioco, inanellando la quarta sconfitta nelle ultime cinque gare, sedicesima stagionale.

Era cominciata così com'è finita, per l'Udinese, con ritmi blandi e gioco frammentario. Poi, dopo 25' di sbadigli, il risveglio grazie agli episodi, primo dei quali l'esordio in campionato, con l'ovazione del pubblico, dell'ènfant du pays Scuffet, che al 28' subentra tra i pali all'ammaccato Karnezis. E il portierino di Remanzacco ripaga l'affetto al 43' con un decisivo intervento in tuffo su conclusione ravvicinata a botta sicura di Zaza. Prima però era stato Danilo, con una capocciata al 30', a far tremare la traversa di Consigli su angolo di Kone. Stramaccioni ha concesso fiducia in difesa a Bubnjic, che si è disimpegnato autorevolmente su Zaza, e sul fronte offensivo al giovane Perica. Il boy croato, dal canto proprio, non è riuscito mai a ricavarsi degli spazi giocabili a fianco di un altrettanto inconcludente Thereau, tanto da essere lasciato negli spogliatoi nell'intervallo per far posto a Di Natale.

Ed è proprio Totò, al 9', ad inventarne una delle sue, con un pallonetto maligno da destra salvato sulla linea da Cannavaro in acrobazia. Il Sassuolo, ben protetto alle spalle e pronto a ripartire, non concede spazi ai friulani (in maglia bianconera con l'inserto gialloblu delle toscane del Castelfranco di calcio femminile, vincitrici del concorso dello sponsor Dacia), che provano a far uscire con lunghi fraseggi gli avversari dal loro bunker. Ma dopo un fallo di mano di Peluso che fa gridare al rigore, è invece il Sassuolo a gelare al 23' il Friuli con Magnanelli, che infila Scuffet con un preciso rasoterra dal limite. L'Udinese, che rimane anche in dieci per l'espulsione per doppia ammonizione di Guilherme al 35', reagisce in maniera disorganizzata e a ritmi troppo blandi per poter sperare di riuscire a raddrizzare il risultato ed è anzi Scuffet ad evitare al 43' il raddoppio del Sassuolo con uscita sui piedi del lanciato Zaza.

Poi i fischi del Friuli in quella che avrebbe dovuto essere invece la festa finale seppure per un'Udinese mai così in basso da anni a questa parte.

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