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ROBERTO DEGRASSI. Soffre, tanto. Trema, un po’. Esplode, con una gioia infinita. Ci mette 120 minuti, anzi 133 con i recuperi, ma alla fine la Triestina si salva. A Dro va in vantaggio con il solito, bravissimo, Daniele Rocco. Viene raggiunta nei tempi regolamentari da un avversario ridotto in dieci. Si fa portare ai supplementari, i primi 15 minuti spirano senza sussulti e proprio nel quarto d’ora più importante di un intero campionato l’Unione rialza la testa. Lo fa con i due uomini migliori della sua stagione, i due Daniele: Rocco, imbeccato da Proia, si inventa una rovesciata vincente che avrà fatto esultare anche il tifoso speciale Denis Godeas (ieri a Dro con Contento e Zetto), e poi lo stesso Proia firma il 3-1 che cancella qualsiasi patema. La Triestina ricomincia dalla D, il Dro scende in Eccellenza. Giusto così, in fondo.

Giusto anche che a gustarsi questa gioia sia in panchina Giuseppe Ferazzoli. Nel tourbillon di allenatori visto negli ultimi 10 mesi, è quello che ha ottenuto i risultati migliori. Ieri si giocava tutto. Richiamato in pratica solo per guidare questa partita, è riuscito a ridare compattezza al gruppo e evidentemente anche un po’ di serenità. Ha condotto l’Unione alla salvezza, tra gli applausi di tifosi anche ieri commoventi per il loro attaccamento a quanto significa il simbolo Triestina. In un anno ne abbiamo viste tante, e quasi tutte negative, ma se esiste una logica, la Triestina 2015-16 non potrà che ripartire da Rocco e Ferazzoli.

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