I tifosi con l’Unione Oltre duecento a Dro
Nonostante un’annata deludente e la decisione di togliere il marchio i supporter non abbandonano la squadra nella partita decisiva per la D

TRIESTE. Un pullman allestito dal gruppo della curva Furlan, che sarà accompagnato verso Dro da altre auto private e furgoncini della parte più caldo del tifo alabardato, due pullman organizzati dal Centro di coordinamento (c’è ancora qualche posto libero), più un buon numero di aficionados dell’Unione che si muoverà con mezzi privati: il tutto per una partita che sarà pure decisiva per la salvezza, ma che comunque è di serie D, si disputa a 350 chilometri da casa e porta con sé un bagaglio di inevitabile amarezza e rabbia in corpo per tutte le vicende degli ultimi anni. Senza contare le ostilità aperte e ormai ufficializzate da parte della tifoseria contro l’attuale proprietà della Triestina. Tutti elementi che evidentemente non hanno fatto desistere una buona parte del popolo rossoalabardato: il carrozzone che domenica si muoverà verso il Trentino, potrà dunque superare le 200 unità, forse arrivare anche a più di 250 tifosi. Ma al di là dei numeri, quello che conta è che anche in questa occasione e in un contesto davvero molto particolare, la passione dei tifosi alabardati e l’amore per questi colori abbiano dimostrato di essere ancora immensi e soprattutto indistruttibili. Le delusioni sportive degli ultimi anni hanno ovviamente fatto molto male, ma non seppellito definitivamente l’affetto dei supporters per l’Unione. E anche tutte le proprietà che si sono succedute dopo la presidenza Berti, non hanno spento il fuoco che evidentemente arde ancora nell’animo di buona parte dei tifosi alabardati. Cosa pensi poi la tifoseria dell’attuale proprietà è ormai arcinoto a tutti: i mugugni e le perplessità si sono trasformate negli ultimi mesi in aperta contestazione, per poi prendere la via formale e decisamente significativa dell’annuncio del ritiro del marchio, che avverrà all’indomani dello spareggio di Dro, qualsiasi sia l’esito della partita. In pratica i tifosi si muovono in massa per tifare e sostenere la squadra di una società la cui proprietà il giorno dopo gli stessi tifosi disconosceranno: è ovvio che i supporters sperino che anche la salvezza possa aiutare un cambio di proprietà e convinca Pontrelli a passare la mano. Ma se il presidente terrà duro, come finora ha sempre sostenuto, si apriranno scenari al momento imprevedibili. Ma a tutto questo, ci si penserà solamente dopo. Voler seguire la Triestina a Dro significa non solo la conferma di un sostegno alla squadra e ai giocatori che in tutta la stagione non è mai venuto meno, nemmeno nei momenti più difficili, ma anche che adesso conta solo la partita (domenica a Dro si inizia alle ore 16), solamente quei 90 (o 120) minuti che possono decretare la permanenza in serie D ed evitare l’ennesima onta degli ultimi anni.
I commenti dei lettori