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La guida della Triestina torna a Ferazzoli

Dietr-front di Pontrelli dopo un incontro a Roma. Il tecnico più stimato ha detto sì. Oggi primo allenamento a Marina di Ravenna

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TRIESTE. Ancora un clamoroso colpo di scena in casa alabardata: da ieri sera, Giuseppe Ferazzoli è nuovamente l’allenatore della Triestina. La fumata bianca è arrivata dopo un incontro svoltosi a Roma fra il presidente Pontrelli e lo stesso tecnico, che come si ricorderà era stato esonerato a Pasqua, pochi giorni dopo la sconfitta di Mogliano Veneto contro l’Union Pro. All’epoca era stato chiamato Gagliardi, ma evidentemente la scelta si è rivelata sbagliata, tanto che il tecnico cosentino era stato sollevato dall’incarico domenica mattina, prima della gara con il Legnago, nella quale in panchina era andato Stefano Lotti. Ieri il clamoroso dietro front di Pontrelli, che è tornato sui suoi passi e sulla decisione presa poco più di un mese fa, riconsegnando la squadra a Ferazzoli in vista del play-out con il Dro che si giocherà il 24 maggio. Il tecnico stamane si metterà in viaggio da Roma proprio assieme a Pontrelli e nel pomeriggio condurrà il primo allenamento al Lido Adriano, nel ritiro di Marina di Ravenna. Un ritorno che sarà certamente gradito ai giocatori che hanno sempre seguito il tecnico romano, ma anche alla tifoseria che ha sempre avuto un’ottima opinione di Ferazzoli ed era rimasta decisamente contrariata dal suo esonero. «Dopo due giorni di attenta riflessione – spiega in un comunicato la società alabardata - il presidente Pontrelli ha ritenuto opportuna questa scelta in considerazione del momento cruciale della stagione e del legame di stima e fiducia che lega il coach laziale a tutto l’entourage alabardato, reputando Ferazzoli la persona più indicata per guidare la squadra nell’ultima decisiva partita della stagione. Un particolare ringraziamento va al tecnico Stefano Lotti – continua la nota - per aver dato la propria disponibilità in una fase così delicata e per la professionalità dimostrata a Legnago». Svaniscono quindi in un colpo solo tutti i legittimi dubbi su una preparazione al play-out che con Lotti sarebbe stata un po’ sui generis, considerati i problemi di lavoro dell’allenatore triestino, che avrebbe potuto recarsi in Romagna solamente nel week-end. Adesso invece la Triestina, pur nella scelta inconsueta di un ritiro così lungo a 300 km da Trieste, avrà un allenatore a tempo pieno fino alla sfida di Dro. Anzi, l’allenatore che meglio di tutti conosce questa squadra, e che attraverso il lavoro è riuscito a dare compattezza al gruppo e a trovare un equilibrio tattico che ha dato alla Triestina la possibilità di guadagnarsi quantomeno i play-out.

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