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Pontrelli: «Mossa rischiosa ma è servita»

«Ci pensavo da qualche giorno, avevo un’idea diversa da Gagliardi. Ora serve serenità»

1 minuto di lettura

LEGNAGO. Nel foglio gara distribuito alla stadio Sandrin non c’è il nome di Gagliardi ma quello di Lotti.

Cos’è successo? Il tecnico calabrese, raggiunto telefonicamente, è stato sollevato dall’incarico al termine del ritiro a Marina di Ravenna. Pazzesco specie per la tempistica.

Ma Pontrelli, nel bene e nel male, è fatto così. Ma quando ha deciso di fare questa mossa che è probabilmente un’unicum nel pur stravagante universo pallonaro?

Il presidente Pontrelli lo spiega a fine gara. «Era da un po’ di giorni che ci stavo pensando - dice Pontrelli - anche perché non ero convinto del modulo adottato da Gagliardi che peraltro ringrazio. Lui restava sulle sue idee e io invece credo che alla squadra serviva una mossa da tutto per tutto. E così ho anche dimostrato che non era sponsorizzato...».

Ma se fosse andata male tutti sarebbero contro il presidente già oggetto di una pesante contestazione. «Mi rendo conto del rischio e anche della singolarità della decisione nella tempistica ma dovevo fare qualcosa - continua -. Io mi sto giocando la vita e voglio portare avanti un progetto ambizioso. Non possiamo perdere la serie D e così ho fatto la scelta di richiamare Lotti. So che i tifosi stanno soffrendo e spero che questa vittoria dia loro un po’ di serenità».

Quindi Lotti resta in panchina anche per l’ultima sfida. «Il mister è una bravissima persona - conclude Pontrelli - e quando ho fatto arrivare Ferazzoli per me è stata dura sul piano umano. Sono contento che ora lui, da triestino possa avere questa opportunità. A Dro venderemo cara la pelle». E la squadra continuerà ad allenarsi lontano da Trieste. «Mi dispiace - aggiunge - ma credo che i ragazzi e lo staff abbiano bisogno di tranquillità. Sono giovani e possono subire l’influenza dell’ambiente. Quindi dopo i due giorni di riposo si va avanti ad oltranza fino al match in Trentino. C’è bisogno abche di ricaricare le batterie perché fisicamente c’è un po’ di sofferenza». E la questione societaria? «Continuo a lavorarci ma non vorrei toccare l’argomento fino al 24 maggio. Dobbiamo concentraci tutti solo sull’aspetto sportivo. Perché adesso il mantenimento della D è l’obiettivo primario. Poi dal 25 spiegherò a tutti i dettagli del progetto».

Chi pensava che Pontrelli mollasse il colpo è servito. (ci.es.)

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