La favola bella dell’Isogas Ardita
Dopo la vittoria su Vicenza, ecco quella contro Corno: «Ci esaltiamo nelle difficoltà» dice Busolini

GORIZIA. Se si tratta di un sogno, nessuno si azzardi a svegliarla. Ma non c'è nulla di onirico nella seconda impresa consecutiva messa a segno dall'Isogas Ardita Gorizia: dopo la Banca Popolare Vicenza una settimana fa, domenica anche l'altra capolista, la Calligaris Corno di Rosazzo, è rotolata ai piedi degli indomiti ragazzi di coach Beppe D'Amelio, ancora protagonisti di una gara praticamente perfetta.
A essere decisivo nel derby contro i friulani guidati in panchina dal coach cormonese Luca Cittadini è stato un ultimo quarto giocato a letteralmente pazzesco: 37 punti segnati, di cui 19 dal solo Manservisi, che, incredibile ma vero, si era pure presentato alla palla a due di inizio gara in condizioni del tutto precarie, con una mano fasciata a causa di un infortunio. E il problema alla mano infortunata lo ha in effetti condizionato a lungo nella partita contro Corno: per lui (così come per lo sloveno Marcetic, poi autore di 16 punti a fine match) infatti zero punti a referto nella prima metà della gara. Poi, inattesa e al tempo stesso assolutamente inarrestabile, la resurrezione con il vero e proprio miracolo certificato dal tabellone conclusivo del PalaBigot.
Eppure a partire meglio, come detto, non sono stati certo i goriziani: un parziale di 0-10 proietta infatti la Calligaris al breve riposo dopo il primo quarto sul 16-28 grazie all'ispirazione dell’ex Andrea Franco autore di un canestro da sotto e di una tripla comoda in successione. Nel secondo periodo, pur continuando a soffrire il dominio ospite a rimbalzo, Gorizia tira però fuori le unghie. È tutta un’altra squadra rispetto a quella arrendevole dell’andata, quando finì sotto anche di 40 punti. Casagrande e Cerniz giocano 10’ spettacolari, firmando 23 punti in coppia e propiziando al 7’ l’aggancio a quota 39 con un contropiede finalizzato dal giovane Ballaben. La risposta Calligaris non si fa attendere, e dopo il timeout chiamato da Cittadini il trio Tonetti-Braidot-Franco impacchetta un altro minibreak di 2-10 per andare al riposo lungo sul 41-49. Nel terzo quarto la Calligaris controlla e allunga addirittura a +14 (51-65) ma quello che accade nel quarto e ultimo periodo non se l'aspetta davvero nessuno: Manservisi e Marcetic fanno letteralmente a pezzi i friulani, che incassano un clamoroso 17-0 che ribalta la partita, con l’Isogas che raggiunge anche il +8 con un tap-in di Casagrande a -4’16”.
La partita diventa a questo punto spettacolare e mozzafiato toccando il 93 pari a soltanto 6” dalla sirena. Ma è qui che arriva la giocata decisiva: Casagrande lancia Marcetic in campo aperto e lo sloveno in entrata realizza i punti della vittoria a -1 secondo e 3 decimi, con Corno che poi sbaglierà l'ultimo disperato tiro da lontano.
Il commento al derby in casa goriziana è affidata al vice coach, Giovanni Busolini: «Inizierei con due dati: Manservisi e Marcetic zero punti a metà gara, 22 e 16 rispettivamente alla fine. La loro prova d’orgoglio è stata mostruosa e voglio aggiungere che la capacità di rientrare da situazioni di pesante passivo sta diventando un nostro marchio di fabbrica. Si dice che in genere sia la difesa a cementare la squadra e darle fiducia in attacco, noi invece siamo all’opposto e prendiamo fiducia dalle situazioni di difficoltà e di aggressività in fase offensiva. Questa è la forza di un gruppo che vuole a tutti i costi dimostrare che la vittoria di Vicenza non è stata un caso. A questi ragazzi non posso che dire grazie, molto spesso ci capita di essere a ranghi ridotti in allenamento, ma nella mia carriera di allenatore, per quanto breve, non ho mai visto una voglia di vincere come questa».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
I commenti dei lettori