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GORIZIA. Isogas Ardita, eppur si muove. Non la classifica, che dopo lo scontro diretto di domenica resta tristemente immutata, con i goriziani a quota zero. Ma il morale, con il gruppo di coach D'Amelio che dà segnali di crescita e di riscossa. Non è tutto da buttare, dopo la sconfitta casalinga per 75-72 patita domenica sera al PalaBigot per mano del Guerriero Petrarca Padova, nel campionato di serie C Nazionale. Perché se alla vigilia l'Isogas Ardita andava ovviamente a caccia di una vittoria per lasciare l'ultimo posto della graduatoria – dove invece ora i biancoazzurri restano da soli, sempre a quota zero -, ciò che era indispensabile era soprattutto dare un segnale al campionato, ai tifosi e agli addetti ai lavori. L'Ardita soffre, deve crescere ancora, ma c'è.

Non era stato così in altri appuntamenti, in primis il derby stra-perso contro il Centro Sedia, mentre contro Padova il match è andato molto diversamente. In particolare, l'Isogas Ardita ha fatto vedere di avere carattere, rispondendo colpo su colpo ai tentativi di fuga di Padova, e sfiorando il colpaccio con la grande rimonta finale, non andata a segno per un pelo. Male, malissimo il primo quarto, chiuso sotto di 15 punti (15-30), tanto che il pensiero andava già ad una nuova batosta dopo Corno di Rosazzo, molto bene il secondo, con un parziale a ricucire il gap e poi un match giocato alla pari con i veneti. Non è bastato, ma è da qui che bisogna ripartire.

«Forse avremmo meritato qualcosina in più per l’impegno e la reazione di carattere - commenta il tecnico dell'Isogas Ardita Beppe D'Amelio -.Oltre a un primo quarto nel quale abbiamo subito ben 30 punti, paghiamo a caro prezzo un paio di tiri facili lasciati a Gatto, alcune dimenticanze mentre difendevamo a zona e qualche scelta arbitrale. Le note liete però non mancano: siamo stati bravi a recuperare da -17, Braida ha avuto un impatto importante sulla gara, Casagrande è stato super e si è rivisto in campo Manservisi, pur a mezzo servizio».

La strada, dunque è tracciata. D'Amelio non vuol più vedere una squadra arrendevole come quella di Corno, e apprezza invece lo spirito del match con Padova. Dove però l'Isogas si è presa qualche pausa di troppo. «Nel finale abbiamo fatto fatica contro la loro zona, per questo ho speso tutti i timeout anzitempo - dice D'Amelio -A ogni modo possiamo essere fiduciosi, se a Corno siamo stati passivi stavolta ci abbiamo messo voglia e orgoglio. Avanti così, ricordando che si vince giocando di squadra e mai da singoli».

Marco Bisiach

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