Basket. Ghiacci: «C’è da sistemare il contratto di Dalmasson»
Il presidente della Pallacanestro Trieste spiega perché ha chiesto la proroga «Se riusciremo a venirci incontro, lui sarà il responsabile dell’area tecnica»

TRIESTE. Il presidente della Pallacanestro Trieste 2004, Mario Ghiacci, vorrebbe continuare con Eugenio Dalmasson in panchina; il tecnico mestrino resterebbe molto volentieri a Trieste; c’è un contratto già bello, pronto e firmato un anno fa. Ci sarebbe tutto per proseguire e invece Ghiacci ha preso tempo. Perchè? Lo abbiamo chiesto al diretto interessato.
Presidente Ghiacci, ci illumini.
Intanto premetto una cosa: su tutti gli argomenti trattati nel nostro incontro, con il coach c’è pieno accordo. In quanto al contratto, ho chiesto di prorogare il termine di escape per incontrare il suo procuratore, valutare insieme a lui le singole voci che compongono il contratto e capire, come avvenne l’anno scorso, se c’è spazio per trovare qualche aggiustamento al documento firmato allora.
In sostanza vuole provare a dare una sforbiciatina all’ingaggio in cambio di un nuovo prolungamento?
Non ci sono soltanto tempi e cifra d’ingaggio, nel contratto, ma anche alcuni benefit. È su alcuni di questi che vorrei provare a vedere se si può trovare un nuovo accordo. Se riusciremo a venirci incontro, potremo iniziare subito a parlare di programmi e ruoli per la prossima stagione.
Ecco, appunto: che ruolo propone a Dalmasson?
Sarà il responsabile dell’area tecnica, non ci piove. I giocatori li sceglierà lui e ce li indicherà. E noi, in base alle risorse economiche disponibili, firmeremo quelli che saranno nelle nostre possibilità, sempre nel nostro solco che rimane un progetto giovani e possibilmente più radicato che si può al nostro territorio.
A proposito di giovani e organico: Ruzzier è andato, avete notizie di Tonut? E degli altri?
Nessuna nuova. E anzi, presto sarò io a chiamare i procuratori dei miei giocatori (sono sotto contratto per il prossimo anno Urbani, Tonut, Carra, Mastrangelo ed Harris, ma per quest’ultimo è stata spostata al 15 giugno la deadline di escape, ndr) per capire cosa vogliono fare e poter agire di conseguenza. Trieste è una piazza ambita in questo momento, chi rimane deve farlo perchè ha piacere di restare e condividere il progetto con il massimo entusiasmo, che è stata la nostra grande forza nell’ultima stagione. Nessuno deve rimanere per forza.
Sa che nel frattempo alla porta di Dalmasson altri club hanno già iniziato a bussare?
Non ho tarpato le ali a Ruzzier, non le tarperei a nessun altro, men che meno lo farò con Dalmasson in caso gli arrivasse una proposta prestigiosa.
@mcontessa1
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