L’Unione cambia proprietà: le quote a Mehmeti e Mbock
A Modena siglato il contratto definitivo. Versati alla Triestina 390 mila euro

TRIESTE. Non tutto è filato liscio ma alla fine la proprietà dell’Unione sportiva Triestina 2012 è cambiata.
Dopo oltre quattro ore di esame dei documenti (prodotti anche in francese che è la lingua delle svizzero Mehmeti) davanti a un notaio di Modena l’alabarda, risorta dalle ceneri del fallimento, ha dei nuovi proprietari. Le azioni di Gianfranco Cergol e del figlio Mattia sono state acquistate (ufficialmente in solido) dall’italiano nato in Camerun Pierre Mbock e dallo svizzero nato in Kosovo Hamdi Mehmeti.
La transazione è avvenuta sulla base di 390 mila euro che entrano nelle casse della Triestina (la disponibilità dovrebbe scattare nei primi giorni della prossima settimana) che serviranno a saldare coloro i quali a oggi vantano crediti con la Triestina. Ma, assicurano Puglia e Cergol, ci sono anche le coperture per sostenere gli alotri costi della stagione in corso. I programmi saranno esposti dai nuovi proprietari verosimilmente tra domenica (dovrebbero essere al Rocco in occasione del match con la Fenadora) e i primi giorni della prossima settimana.
È certo che, almeno nella fase che si è conclusa ieri, non c’è traccia dei lombardi della Wind4win. Si sapeva che non era stata trovata la quadra per formare una società mista con gli svizzeri e così è stato. Probabilmente i giochi non sono chiusi ma è un fatto che coloro i quali erano stati per primi a intessere i rapporti con Cergol e che due settimane fa (Cani e Pinzi) avevano parlato alla stampa al Rocco per il momento non hanno acquistato quote.
Ma adesso cosa succede? Per l’ordinaria amministrazione resta in carica Andrea Puglia come presidente e amministratore delegato. Già la prossima settimana però l’assemblea dei nuovi soci dovrebbe nominare i suoi organi. L’intenzione manifestata ieri sarebbe comunque quella di affidare a Cergol la presidenza onoraria (come il compianto e indimenticato vicepresidente dell’Inter Peppino Prisco).
Un ruolo dunque non operativo ma significativo per rappresentare il legame con il territorio. Il presidente, visto che è quello che ha in mano le risorse economiche, dovrebbe essere Hamdi Mehmeti e anche Vidal dovrebbe mantenere un ruolo operativo.
Ma cosa fanno di mestiere Mehmeti e Mbock? L’uno gestisce una serie di attività finanziarie e immobiliari, il secondo è stato consigliere comunale a Parma. Saranno loro stessi a spiegarlo nei prossimi giorni o a fornire degli elementi da approfondire.
Il dato di fatto è che la Triestina non è più in mano ai triestini che comunque hanno dimostrato di non avere risorse ed esperienza per gestirla almeno in relazione alle aspettative della piazza. Sono anche quelli che, pur tra molti errori, hanno avuto il coraggio di esporsi dopo il crac della gestione Fantinel. E di questo va dato loro atto. Da oggi si cambia pagina. Ma il futuro della Triestina è ancora imperscrutabile.
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