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Carra: «Possiamo costruire la salvezza in casa»

Il capitano dell’Acegas chiama a raccolta il pubblico: «Anche domani contro Trapani abbiamo bisogno del calore dei tifosi»

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TRIESTE. Sulle spalle del suo capitano, l'Acegas continua domenica la sua difficile scalata verso la salvezza. Al quarto campionato in biancorosso, Marco Carra sta disputando forse la sua miglior stagione con la maglia di Trieste. A dimostrarlo ci sono i numeri: quasi undici punti segnati a partita con ottime percentuali di tiro e una personalità che gli ha consentito di essere spesso protagonista. La fotografia della stagione, sicuramente il coast to coast del palaRuffini quando con una magia, proprio sulla sirena, Carra ha zittito un palazzetto intero segnando il canestro che ha consentito all'Acegas di sbancare Torino.

«Effettivamente sto giocando bene- conferma Carra- direi che guardando solo le statistiche questa è in assoluto la miglior stagione di Legadue della mia carriera. E' curioso e mi stupisce il fatto che questo succeda a 33 anni».

Affidabilità ed esperienza al servizio di un'Acegas che ha lanciato la volata salvezza: in questi ultimi turni conteranno i particolari e la determinazione con cui Trieste, Forlì e Jesi riusciranno ad affrontare ogni singola partita.

«Sono d'accordo- continua Marco- credo che gli ultimi risultati confermino che le nostre avversarie sono più vive che mai per cui per salvarci non dovremo fare più di tanto affidamento sui passi falsi degli altri ma dovremo contare solo su noi stessi. Sono ottimista, però e credo che se riusciremo a vincere le partite in casa l'obiettivo possa essere alla nostra portata». Non sbagliare al palaRubini, dunque, diventa la mission di questa parte finale di campionato. Si comincia domani contro la Lighthouse di Lino Lardo, avversaria difficile come dimostra una classifica che proietta i siciliani in zona play-off. «Sono una squadra tosta - sottolinea Carra- con un ottimo quintetto composto da buoni americani. Li conosciamo dalla partita d'andata e proprio quel match dimostra come ce la possiamo giocare. Alla fine abbiamo perso ai supplementari ma avevamo giocato bene e nel finale avevamo la partita in mano». Acegas che rispetto all'andata ha cambiato volto con l'addio a Ryan Hoover e l'arrivo in biancorosso di Brandon Wood. Un cambio che modifica gli equilibri della squadra. «E' chiaro che una differenza c'è- sottolinea il capitano-. Non nei giochi, che alla fine rimangono gli stessi ma nelle caratteristiche individuali. Senza Ryan abbiamo meno pericolosità dall'arco e meno carisma, con Brandon guadagniamo in imprevedibilità e capacità di giocare nell'uno contro uno». Anche contro Trapani, la società conferma la promozione per portare più tifosi possibili al palazzo. «Credo sia una scelta giusta- conferma Marco - perchè giocare davanti al nostro pubblico è importante e sentire l'affetto e il sostegno dei nostri tifosi può fare la differenza. Spero che domani siano tanti perché, ripeto, sono convinto che vincendo le partite in casa l'Acegas può tagliare il traguardo della salvezza».

Lorenzo Gatto

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