Ghiacci: «Pensiamo a salvarci, ma il futuro è una strada tortuosa»
Il presidente dell’Acegas parla a tutto campo. Della squadra, ma anche delle difficoltà di continuare a dare respiro al club

TRIESTE. La Pallacanestro Trieste ha appena doppiato la boa di metà stagione. Tanto la squadra, quanto la società. Come l’ha doppiata? Lo abbiamo chiesto al presidente Mario Ghiacci.
Presidente, partiamo dalla squadra: i risultati ottenuti finora sono in linea, superiori o inferiori alle vostre aspettative iniziali?
I dieci punti che abbiano in classifica sono plausibili, per una società che come noi gioca per salvarsi. Certo che a un certo punto, dopo il trittico di successi Torino-Barcellona-Capo d’Orlando, ci eravamo fatti la bocca buona. Avevamo messo in cascina del fieno che perdendo con Veroli e Forlì abbiamo però bruciato. Considerando però la squadra giovane che abbiamo, credo che i risultati siano in linea con la realtà. Andiamo incontro a un finale di campionato di grande pathos, ma resto ottimista.
Dica la verità: com’è maturato l’arrivo di Wood?
Non avevamo risorse, nè intenzioni di operare sul mercato, ma si è visto che la squadra va in difficoltà se non è al completo. Noi avevamo perso prima Mastrangelo e quando abbiamo saputo dal medico che Hoover sarebbe stato assente almeno per un paio di match, è partito l’allarme. E avendo appreso che Wood stava transando l’uscita da Firenze, ci siamo attivati, con l’okay dal Cda.
E se l’inserimento di Brandon fosse molto funzionale alla squadra e l’allenatore fosse soddisfatto, chi taglierete fra Hoover e Harris? E soprattutto, siete economicamente in grado di sostenere un taglio?
Beh, innanzitutto il nome eventuale di chi tagliare dovrebbe comunicarcelo l’allenatore. E poi dovremmo andare a vedere al momento quante possibilità di transare avremo. Ma è un problema che affronteremo eventualmente quando ci si porrà, non adesso. In questa fase Wood è soltanto un giocatore aggiunto per rimpiazzare momentaneamente Hoover, che per ora resta il titolare.
Passiamo alle dolenti note: come sta procedendo la ricerca di risorse per azzerare lo scoperto del budget di quest’anno?
È una strada tortuosa. Molto tortuosa. Purtroppo i numeri sono severissimi e questo mi preoccupa un po’ per il futuro a medio termine, devo essere sincero. Stiamo facendo sforzi incredibili, ma posso dire che finora quanto ci era stato promesso dai nostri partner ci è stato dato. Abbiamo potuto effettuare tutti i pagamenti, rispettando i termini e ciò mi riempie di orgoglio, perchè non mi risulta che siano molte le realtà sportive in grado di fare altrettanto.
Ma state mettendo a punto qualche progetto strutturale per un reperimento costante di introiti finanziari?
Intanto non si può pensare di iniziare a parlare di futuro nuovamente ad agosto. Dobbiamo farlo prima. Parlando di presente, giovedì il cda si è dato appuntamento fra fine febbraio e inizio di marzo per fare il punto, chiudere l’anno nel miglior modo possibile.
Facciamo un esempio, allora. A fine 2013 è scaduta la concessione per la gestione del PalaTrieste. Vi interessa prenderla? Perchè tra l’altro il palasport può essere un’ottima risorsa per procacciarsi ricavi.
Mi fa piacere sapere che il sindaco preferirebbe darlo in gestione a chi già lo utilizza, ma ci sarà un bando di concorso, credo. E noi prima di vedere se partecipare al bando dobbiamo vedere cosa richiede lo stesso. Se saranno interessanti per una gestione corretta ed equilibrata, la cosa potrebbe interessarci molto. Certo, sappiamo che ci si può lavorare dentro e pensare a occasioni per reperire denaro fresco. Ma attenzione, noi di mestiere non siamo organizzatori di eventi e ognuno deve fare ciò che sa fare. Si dovrebbe pensare quindi a una sinergia con professionisti del settore.
Il paradosso della Pallacanestro Trieste 2004 è che ha grandi difficoltà economiche mentre nella sua compagine ha un socio come Luigi Brugnaro che ha soldi, idee e interesse per Trieste, ma che finora, per salvaguardare la triestinità del club, viene tenuto ai margini. A questo punto lo coinvolgerete o no?
La premessa è che con Venezia abbiamo una ottima corsia preferenziale in quando a collaborazione tecnica, programmi sui giovani anche in proiezione futura. Quindi è ovvio che con Brugnaro andremo a parlare quanto prima per vedere come poter migliorare la sinergia che abbiamo. Dovremo trovarci con lui per concordare linee strategiche e operative, magari per sfruttare al meglio il palasport.
Presidente, per chiudere col brivido: e se domani contro Imola si perdesse?
Sarebbe un disastro. Un vero disastro. Ma sinceramente non voglio neanche pensare a un’eventualità del genere.
@mcontessa1
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