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Acegas, passivo dimezzato. Il futuro è un consorzio

Il presidente Ghiacci spiega la situazione economica attuale del club di basket e anticipa le possibili prospettive

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TRIESTE. Martedì sera la Pallacanestro Trieste 2004, soci, dirigenti, staff tecnico e sanitario, atleti e familiari, si è ritrovata a cena un po’ per fare gruppo, un po’ per scambiarsi in anticipo e in maniera diretta gli auguri di Natale. Domenica prossima invece, dopo la partita contro Veroli, con un buffet direttamente al PalaRubini società e squadra brinderanno alle imminenti festività insieme ad amici e sponsor. Viene spontaneo domandarsi: quanti e quali sono gli sponsor del sodalizio? E quanto “valgono” finanziariamente, visto che a tutt’oggi non c’è ancora la copertura completa del budget per la stagione in corso?

Abbiamo chiesto lumi al presidente Mario Ghiacci. «Beh, intanto quella di domenica sarà l’occasione per salutare e ringraziare chi fino a oggi ci è stato vicino e chi ha mostrato una qualche disponibilità, anche se ancora informalmente, ad affiancarci per il futuro». Bene. Però bisognerà pur dare qualche numero, per dare un senso a queste parole. E allora bisogna capire quanto vale la vicinanza di questi soggetti sensibili alla causa della pallacanestro cittadina di più alto livello. «A inizio di stagione lo scoperto del budget che avevo predisposto si aggirava su circa trecentoventimila euro; con il proseguimento dei rapporti di alcuni sponsor dell’anno scorso, con l’agiunta di alcuni aggiuntisi in questo primo scorcio di stagione, con gli incassi di abbonamenti e biglietti e mettendoci dentro anche il primo premio di valorizzazione dei giovani, che ormai non credo ci potrà più sfuggire, quell’ammanco è stato dimezzato - chiarisce Ghiacci -. Certo, non abbiamo ancora coperto del tutto il buco, come speravo potesse accadere già di questi tempi. Ma stiamo ancora lavorando e continueremo a farlo senza sosta per riuscire a tappare ogni falla prima della fine della stagione, in modo da poter chiudere la gestione corrente senza debiti». Tanto per dare un’idea: il budget, risicato ma sufficiente per chiudere alla pari questa stagione, come si sa supera di poco gli 800mila euro. Diviso per i 10 mesi di attività, vuol dire che ogni mese il sodalizio necessita di un fabbisogno finanziario di circa 80mila euro, per restare a galla. Parallelamente alla ricerca di nuovi sponsor, si sta cercando di ampliare anche la compagine sociale. Anche in questo senso si sta lavorando, pur se per adesso è più un lavoro di “pasturazione” che di pesca vera e propria. Aspettando sempre che il parmense Massimo Bagatti finisca di versare quanto dovuto per le quote di capitale sottoscritte a settembre. Dovrebbe farlo nei primissimi mesi del 2014, a quanto ha assicurato agli altri soci, ma finchè quei soldi non saranno effettivamente in cassa, un leggero brivido sottopelle effettivamente gli altri soci lo avvertono.

Certo che però la navigazione a vista non può garantire un futuro solido. Occorrono scelte strutturali e di ampio respiro, altrimenti prima o poi (più prima che poi) si chiude. «L’unica opzione che potrà darci un futuro solido è la creazione di un consorzio tipo Varese, Montegranaro, Treviso e simili. Vale a dire tanti soggetti che con un impegno economico sostenibile e non eccessivo possono costituire risorse sufficienti per l’attività sportiva del club. A questo progetto - anticipa Ghiacci - vorremmo iniziare a lavorare nelle prossime settimane per poterlo presentare a maggio-giugno, quando si partirà con la programmazione della prossima stagione».

@mcontessa1

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