Gli Amici di Rich danno spettacolo
Vittoria per 83-72 sul Tramon Team e tanta sapienza cestistica sciorinata sul parquet per tutti i 40’

MUGGIA. L’antica classe per niente impolverata e ancora così tanta da avere la meglio sul fisico fatalmente un po’ appesantito dalla desuetudine all’agonismo. La sapienza cestistica e l’astuzia maturata in tante battaglie sul parquet a fare da diga alla maggior freschezza atletica di chi ha spalle alleggerite da diverse primavere in meno. È stato così, perciò, che il vero spettacolo nella sfida del Memorial Tramontin l’hanno offerto gli Amici di Rich, i vecchi leoni della pallacanestro triestina, più che i giovani virgulti del Tramon Team. Come dire: saremo anche meno dinamici, più bianchi di capelli e con pancette d’ordinanza, ma voi per raggiungerci dovete ancora mangiarne, di pallone a spicchi...
Erano una delizia per gli occhi i balletti sul piede perno di Laurel, la sua mano sempre ben educata al tiro, il trattamento sopraffino di palla e gli assist di Bortolot, la grinta sotto le plance di Bellina, i precisi movimenti in area e i tap-in volanti di Lorenzi, il moto perpetuo di Bussani che invece di curare i muscoli altrui stavolta si esercitava in proprio a tirare bombe, le triple di Porcelli. Ma soprattutto un gioco corale come fossero ancora squadra vera e in attività, un conoscersi e trovarsi come chi si allena insieme tutti i giorni. Ne avrebbero, di cose da insegnare. La corsa dei vari Zurch, Bocciai, Totis, Cigui, i palleggi di Kalik, il potente gioco nelle aree pitturate di Crotta, in generale il gioco individuale, più che di squadra del Tramon Team non sono bastati. Rich e i suoi indomiti hanno vinto per 83-72 restando sempre avanti e senza mai dover inseguire, neppure per un secondo. Dopo 5 minuti erano già clamorosamente avanti di 14 (18-4), all’inizio della ripresa hanno toccato la vetta del +17 (49-32), non hanno visto i giovani avversari mai più da vicino di 6 punti, all’inizio dell’ultimo quarto. Sembrava, a quel punto, che l’incedere del tempo dovesse fare la naturale giustizia e consegnare la partita a chi poteva avere ancora più fiato da spendere. E invece l’ha consegnata a chi se la stava conquistando azione dopo azione dalla prima palla a due. La banda in biancorosso ha ripreso a correre e segnare, ha ripreso il vantaggio a doppia cifra e non l’ha più mollato. E uno a uno, negli ultimi secondi, i protagonisti hanno avuto la giusta passerella per raccogliere gli applausi del buon pubblico presente sugli spalti del Palaquilinia.
È mancata solo la ciliegina sulla torta, il duello di famiglia in casa Tonut. Alberto, fra gli Amici di Rich, qualche scampolo di partita l’ha presenziato. Suo figlio Stefano, invece, ha fatto il panchinaro fisso del Tramon Team, senza assaggiare il parquet neanche per un secondo. Resta un bel sapore in bocca, da questa serata. Si trattava di onorare la memoria di Stefano Tramontin, troppo presto volato via: beh, meglio di così proprio non lo si poteva fare. Non solo per la sfida finale, ma per tutta la giornata di basket che All In Sport, Venezia Giulia e Sgt hanno saputo mettere in piedi molto bene.
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