Le 100 presenze di Bossi nella Pallacanestro Trieste: «Voglio restare»
Stefano Bossi domenica, contro l'Armani Milano sul parquet dell'Allianz Dome, festeggerà davanti ai suoi tifosi le 100 presenze con la maglia biancorossa
Lorenzo Gatto
TRIESTE Compleanno importante per Stefano Bossi che domenica, contro l'Armani Milano sul parquet dell'Allianz Dome, festeggerà davanti ai suoi tifosi le 100 presenze con la maglia della Pallacanestro Trieste.
Traguardo prestigioso per un giocatore che sta vivendo una stagione difficile, schiacciato da una concorrenza che gli ha tolto minuti relegandolo a un ruolo da comprimario.
Eppure, nonostante lo scarso impiego, la presenza di Bossi resta importante nello spogliatoio come ha confermato la società togliendolo dal mercato e sottolineato Marco Legovich al termine dell'ultimo match vinto da Trieste contro Napoli.
«Stefano è una persona preziosa per questo gruppo - le parole del coach - perchè in allenamento si fa sempre trovare pronto e si sta spendendo per la squadra in maniera perfetta. Sapere di poter contare su di lui è per noi un valore aggiunto: contro la Ge.Vi, domenica scorsa, pensavamo potesse essere utile per la sua capacità di giocare i pick & roll contro i diversi tipi di scelte che faceva la difesa di Napoli e così è stato. Ha interpretato nel modo giusto la partita ed è stato premiato con due canestri che gli hanno permesso di vivere da protagonista la sfida».
Grinta, orgoglio, passione e dedizione ai colori biancorossi. Per Bossi restare a Trieste, nonostante le proposte dal mercato non mancassero, è stata una scelta di cuore. «Scelta non facile - sottolinea Stefano - perchè l'arrivo di Ruzzier a campionato in corso ha naturalmente cambiato il mio ruolo all'interno del gruppo. Ho dovuto fare un passo indietro ma l'ho fatto con serenità, per il rapporto di amicizia che ho con Michele e perchè la sua presenza è stata importante per la squadra. Ha dato una svolta alla nostra stagione e di questo sono felice, per la società e per tutti i tifosi. Personalmente ho cercato di essere il più razionale possibile, continuando a lavorare con impegno e dando il massimo in ogni singolo allenamento. Voglio farmi trovare pronto nelle occasioni in cui, vedi la sfida di domenica scorsa, ci potrà essere bisogno del mio contributo».
Coesione e unità di intenti che sono, senza dubbio, tra i grandi segreti della crescita di Trieste in questo campionato. Dopo l'avvio choc e le iniziali quattro sconfitte consecutive, la squadra ha cambiato passo marciando a ritmo play-off. «Questo è forse il più bel gruppo in cui mi sono trovato da quando ho iniziato a giocare da professionista - conferma Bossi - Stiamo volentieri assieme in campo e fuori, ci vogliamo bene e questo ci ha aiutato a superare le difficoltà iniziali. Il rapporto che c'è tra di noi si vede in campo e aiuta a spiegare i risultati che stiamo ottenendo. Oltre a questo c'è il lavoro clamoroso che sta facendo il nostro staff tecnico. L'attenzione e la meticolosità con cui prepariamo le partite è senza dubbio un valore aggiunto».
Dove potrà arrivare questa Trieste nel campionato è ancora però un'incognita. «È una domanda che ci siamo posti nello spogliatoi - conclude Bossi - anche se in tutti noi c'è la consapevolezza di dover innanzitutto pensare a raggiungere la salvezza. Questa striscia di vittorie consecutive ci mette nella condizione di non dover guardare ai risultati delle altre ma di essere artefici del nostro destino. Abbiamo un calendario che, nelle partite in casa, ci può dare una mano. Sfruttarlo, anche con l'aiuto dei tifosi che stanno tornando al palazzo, può consentirci di fare il passo decisivo».
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