Il Piccololibri ricorda Fabrizia Ramondino e l’esperienza all’ex Opp
Si apre ricordando un processo per stregoneria del Cinquecento nel Monfalconese l’inserto Ilpiccololibri, il supplemento a cura della redazione Cultura de “Il Piccolo” in edicola sabato 25 marzo

TRIESTE Si apre ricordando un processo per stregoneria del Cinquecento nel Monfalconese l’inserto Ilpiccololibri, il supplemento a cura della redazione Cultura de “Il Piccolo” in edicola sabato 25 marzo all’interno dell’inserto Tuttolibri in vendita assieme al quotidiano. È la storia del pastore Toffolo di Buri, che finisce nella maglie del Sant’Uffizio a causa di una denuncia anonima. La vicenda la ricorda Annachiara Fontana nell’articolo che fa da copertina all’inserto, che continua nella sua carrellata di storie e personaggi delle nostre terre con un ritratto di Fabrizia Ramondino a firma Agnese Baini. È un invito a riscoprire il libro “Passaggio a Trieste”, in cui la scrittrice napoletana rievoca l’esperienza psichiatrica nell’ex manicomio, l’ex Opp, testimonianza di un’avventura tutta al femminile che ha lasciato il segno.
Una “cartolina” da Roma la manda, nell’inserto, per il tramite di Martina Sereni che firma l’intervista, Giovanna Famulari, violoncellista di fama che racconta i suoi studi, gli esordi, il trasferimento a Roma e il suo indissolubile legame con Trieste. Nella doppia pagina centrale dell’inserto, tutta dedicata alla scienza, Giuseppe Mussardo ricorda invece la figura di James Clerk Maxwell, fisico e matematico scozzese cui si deve la prima teoria moderna dell'elettromagnetismo, teoria che unificò, mediante le cosiddette equazioni di Maxwell, precedenti osservazioni, esperimenti ed equazioni di questa branca della fisica. Il suo pensiero e la sua opera, ricorda Mussardo in questo ampio racconto, rappresentano uno dei più grandi edifici intellettuali di tutti i tempi per dare una visione unitaria della realtà e dell’universo.
Paolo Lughi, uno dei maggiori storici italiani del cinema, nella rubrica “Cinefilia” racconta la storia di un altro - fra tanti - set cinematografici ambientati a Trieste: quello del film “Paprika” di Tinto Brass, girato a Trieste nel 1991, la pellicola che allora lanciò Debora Caprioglio. Lei allora aveva 22 anni, lui 57, e adesso che ne compie 90 l’eccentrico regista veneziano non dimentica Trieste, città che, dice, ha sempre considerato luogo d’eccellenza dell’emancipazione femminile.
Chiude lo sfoglio dell’inserto un ritratto di Enzo Bellina (1922-1944), grande fisarmonicista udinese morto a 22 anni lasciando, come ricorda nel suo articolo Alessio Screm, la memoria di una musica che allora accompagnò la vita di tanti giovani.
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