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E’ vero che l’immunità da vaccino è molto meno efficace di quella naturale?

E’ vero che l’immunità da vaccino è molto meno efficace di quella naturale?
Risponde Pierluigi Lopalco*
1 minuti di lettura

Lo scopo di una vaccinazione è di fornire una protezione efficace ed il più possibile duratura contro una malattia infettiva. In generale i vaccini forniscono una protezione in modalità molto simile a quella normalmente conferita dall'infezione naturale sia come efficacia che come durata. Ad esempio la vaccinazione contro l'epatite A, al pari dell'infezione naturale, dura molto a lungo (probabilmente per tutta la vita) ed è prossima al 100%. Altre vaccinazioni producono una protezione elevata ma di durata non eccezionale, mimando del tutto la risposta all'infezione naturale. Un tipico esempio è la vaccinazione contro la pertosse, dove sia dopo vaccinazione che dopo l'infezione naturale la protezione si perde con il tempo e si possono avere re-infezioni continue.

 

Alla stessa categoria di vaccini possiamo assimilare quelli contro il coronavirus, per i quali abbiamo imparato come sia possibile, sia dopo una positività al virus, sia dopo un richiamo vaccinale, perdere la protezione dopo qualche mese. In linea di massima, quindi, possiamo dire che la protezione indotta da un vaccino è molto simile a quella conseguente ad una infezione naturale. Per renderla più duratura a volte servono richiami periodici. Tali richiami, in assenza di vaccinazione, vengono sostenuti dal germe che circola liberamente, al prezzo però di infezioni ripetute. Del resto, se un vaccino non producesse effetti benefici di un certo livello, non ne sarebbe autorizzato l'uso. Ecco perché non abbiamo vaccini contro tutte le malattie infettive.

 

Potete inviare le vostre domande a vaccini@gedi.it

 

Pierluigi Lopalco, professore di Igiene e Medicina Preventiva presso l'Università di Pisa