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Arresto cardiaco, velocità e defibrillatore salvano la vita

Arresto cardiaco, velocità e defibrillatore salvano la vita
Ogni secondo guadagnato può fare la differenza. Dagli esperti una richiesta al nuovo Governo: applicare la legge sull’utilizzo dei defibrillatori automatici esterni. Al via la settimana per la rianimazione cardiopolmonare
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Lea è una leopardessa fucsia. Kang è un canguro antropomorfo dal pelo rosa. Apparentemente è goffo, ma sa davvero fare grandi azioni.  I due sono i protagonisti di un videogioco unico nel suo genere, che insegna a lottare contro il tempo per salvare l'equipaggio dell'astronave su cui i due viaggiano da arresti cardiaci e soffocamenti. Il gioco si chiama "Codename: ResUs", e può essere scaricato gratuitamente da App Store e Google Play. Vuole avvicinare i ragazzi, in un modo divertente e coinvolgente, alle "mosse" corrette da eseguire per soccorrere una persona colpita da arresto cardiaco od ostruzione delle vie aeree. Questo aspetto ludico dedicato ai più giovani è una delle tante novità che propone VIVA!, la settimana per la rianimazione cardiopolmonare promossa da Italian Resuscitation Council (IRC), in programma dal 10 al 16 ottobre, Sono previste iniziative aperte al pubblico e rivolte a scuole e ragazzi con l'obiettivo di informare sulle semplici manovre salvavita, come il massaggio cardiaco e la defibrillazione automatica.

Il pericolo dell'arresto cardiaco

Ogni anno in Europa si verificano circa 400.000 arresti cardiaci (60.000 in Italia) e si stima che solo nel 58% dei casi chi assiste intervenga con le manovra salvavita (massaggio cardiaco, ventilazioni) e nel 28% dei casi con il defibrillatore. Proprio su questo fronte, occorre che l'Italia metta in pratica prima possibile la legge sull'utilizzo dei DAE (defibrillatori automatici esterni) entrata in vigore un anno fa. Secondo Silvia Scelsi, presidente di IRC, "è importante che il nuovo Governo emani i decreti attuativi necessari a mettere in pratica l'ottima legge che ha introdotto elementi innovativi ed essenziali, come la formazione obbligatoria nelle scuole sulla rianimazione cardiopolmonare e l'obbligo per diversi luoghi molto frequentati (come piscine, palestre, scuole, uffici e stazioni) di installare un defibrillatore (DAE), oltre alla tutela legale del soccorritore occasionale che utilizza il DAE per salvare una persona colpita da arresto cardiaco".

Come comportarsi in caso di arresto cardiorespiratorio

La conoscenza è fondamentale per migliorare le probabilità di sopravvivenza di chi va incontro ad arresto cardiaco. E' quindi essenziale che chi assiste a un arresto cardiaco, lo sappia riconoscere, chiami il 112/118 e, guidato dagli operatori della centrale operativa, inizi le manovre di rianimazione cardiopolmonare, come il massaggio cardiaco. Ovviamente, se il dispositivo è disponibile, si deve utilizzare un DAE per procedere con la defibrillazione il prima possibile, in attesa dell'arrivo dei soccorsi. Nell'ordine, quindi, per chi soccorre è necessario allertare e far pervenire al più presto il servizio avanzato di soccorso che prenda in mano la situazione. L'intervallo tra l'esordio dell'arresto cardiaco e l'arrivo del Servizio Soccorso è prezioso per la vita del paziente, in quanto in assenza di interventi adeguati le probabilità di salvarlo e di evitare danni cerebrali irreversibili per l'assenza di flusso sanguigno al cervello scendono del 10% ogni minuto.

Come fare il massaggio cardiaco

La salvezza può arrivare dal massaggio cardiaco. Cosa fare? Si mette una mano al centro del torace della persona in arresto cardiaco, in corrispondenza del cuore, e si pratica un movimento che preveda 100/120 compressioni molto decise del torace al minuto, che introflettano il torace di circa 5 centimetri).

L'importanza della rianimazione

Il massaggio cardiaco consente di tentare di mantenere una condizione di circolo mentre si attende l'arrivo del defibrillatore, che solo può risolvere l'arresto cardiaco annullando l'aritmia cardiaca che genera l'arresto di circolo. L'attuale disponibilità di defibrillatori semiautomatici (il defibrillatore analizza in modo autonomo, mediante le piastre poste sul torace del paziente, la tipologia di aritmia alla base dell'arresto, ma la scarica elettrica erogata al paziente richiede l'intervento di un operatore addestrato) e soprattutto defibrillatori automatici (il defibrillatore compie autonomamente l'analisi dell'aritmia e l'erogazione della scarica elettrica) ha permesso di aumentare in modo significativo la percentuale di sopravvivenza all'arresto cardiaco. Ma ovviamente occorre che il maggior numero di persone sia al corrente della tecnica e delle manovre di rianimazione. Questo è l'obiettivo della settimana che articola in iniziative aperte al pubblico in oltre 20 città italiane finalizzate a informare e sensibilizzare sull'importanza del primo soccorso in caso di arresto cardiaco. Il 14 e 15 ottobre all'Auditorium della Tecnica a Roma si tiene il Congresso Nazionale di IRC dal titolo "Trauma, nuove evidenze e percorsi" in cui oltre 500 esperti faranno il punto sulle ultime linee guida sulla medicina d'emergenza e il primo soccorso.