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Sclerosi multipla: dallo studio dei gemelli la chiave per scoprire come si sviluppa la malattia

Sclerosi multipla: dallo studio dei gemelli la chiave per scoprire come si sviluppa la malattia
Una ricerca su Nature che ha coinvolto 61 coppie di gemelli individua il "Big Bang" della patologia: segnali cellulari errati che portano a una eccessiva attivazione delle cellule T del sistema immunitario
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Per scatenare la sclerosi multipla, la genetica non è sufficiente. È necessaria, questo sì, ma da sola non basta. Il "Big Bang" che causa la malattia è infatti una cattiva comunicazione fra le cellule del sistema immunitario, che si attivano quindi in maniera eccessiva e causano danni al sistema nervoso centrale.

La scoperta arriva da uno studio che ha messo a confronto 61 coppie di gemelli omozigoti, che cioè condividono lo stesso patrimonio genetico, in cui solo uno dei due ha sviluppato la sclerosi multipla. "Con sorpresa abbiamo visto che la differenza maggiore fra i sistemi immuni dei gemelli era nei recettori delle citochine, cioè le sostanze che le cellule immuni usano per comunicare le une con le altre. La rete delle citochine può essere considerata il linguaggio del sistema immunitario", ha spiegato Florian Ingelfinger dell'Istituto di Immunologia sperimentale presso l'Università di Zurigo, che insieme a Lisa Ann Gerdes ed Eduardo Beltrán dell'Università Ludwig Maximilian di Monaco ha condotto lo studio pubblicato oggi sulle pagine di Nature.

L'importanza relativa della genetica

Negli ultimi anni sono stati diversi gli studi che hanno dimostrato il ruolo fondamentale di alcuni fattori di rischio genetici nello sviluppo di questa malattia infiammatoria, in cui il sistema immune, come "impazzito", colpisce il cervello e il midollo spinale portando a deficit cognitivi e motori. Nessuno di questi però, da solo, basta a innescare la malattia. Tanto che ancora oggi le cause della SM sono sconosciute.

Ora, grazie a questo campione di volontari davvero unico, è stato possibile capire come il sistema immunitario di due individui geneticamente identici possa causare un danno imponente al sistema nervoso in un caso, e nulla nell'altro. "Sebbene anche i gemelli sani siano portatori nel loro Dna della variante genetica che è fattore di rischio per la malattia, non ne presentano alcun segno", ha osservato Gerdes.

Questo ha permesso di escludere dall'equazione i fattori genetici e di concentrarsi esclusivamente su quelli ambientali. "Abbiamo usato le tecniche più avanzate nel campo della genetica, unite ad algoritmi di intelligenza artificiale - prosegue Gerdes - per identificare non solo le caratteristiche delle cellule immunitarie, ma anche per decodificare tutti i geni che sono attivi all'interno di queste cellule".

Un errore di comunicazione

Cos'è quindi che innesca la malattia? Un errore di comunicazione causato da una accresciuta sensibilità di alcune citochine - molecole coinvolte nei processi di infiammazione - che porta a una eccessiva attivazione delle cellule T del sistema immunitario presenti nel sangue delle persone con SM. Queste cellule (che hanno le caratteristiche di cellule che stanno diventando pienamente funzionali) prendono la via del sistema nervoso centrale e lì provocano danni.

"Potremmo aver scoperto il Big bang cellulare della sclerosi multipla", ha commentato Burkhard Becher dell'Università di Zurigo e leader del gruppo internazionale che ha condotto la ricerca: "Queste cellule sono pronte a trasformarsi in nemici del corpo".

Crediti per l'immagine: Daiga Ellaby on Unsplash