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Irbm: "Nella migliore delle ipotesi i primi 30mln vaccini entro il 2020"

Irbm: "Nella migliore delle ipotesi i primi 30mln vaccini entro il 2020"
Di Lorenzo: "A fine novembre si dovrebbe concludere la sperimentazione clinica"
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"NOI ci aspettiamo che alla fine di novembre possa essere conclusa la fase tre della sperimentazione clinica, a quel punto la parola passerà alle agenzie regolatorie. ll problema è riuscire ad arrivare alla fine dei test senza che si verifichino eventi avversi. Se così sarà, le agenzie regolatorie impiegheranno 3-4 settimane e si arriverà ad una consegna delle prime 20-30 milioni di dosi all'Ue entro fine anno". Lo afferma a Radio Cusano Campus Piero Di Lorenzo, presidente e amministratore delegato di Irbm Pomezia.

Per il vaccino, ha spiegato Di Lorenzo, i tempi normali "potrebbero essere 6-8 mesi, ma in una situazione così importante penso che le agenzie regolatorie cercheranno di ridurre i tempi per dare una risposta nel giro di qualche settimana. Questo non vuol dire che il vaccino non sarà sicuro. I tempi che possono essere accorciati infatti sono quelli della burocrazia, della normale pratica dell'iter burocratico. Mentre tutti i tempi dovuti ai controlli scientifici saranno mantenuti in maniera severa".

 Il presidente e amministratore delegato di Irbm Pomezia ha aggiunto che "non esiste una multinazionale disposta a mettere in gioco la propria credibilità e la propria reputazione scientifica per accorciare oltre il consentito i termini di una valutazione, sarebbe assurdo. Per questo è un argomento su cui si può essere più che sicuri". Se tutto andrà bene, dunque, le agenzie regolatorie "impiegheranno 3-4 settimane e si arriverà ad una consegna delle prime 20-30 milioni di dosi all'Ue entro fine anno. Ma se anziché prendere 4 settimane se ne prenderanno il doppio allora si arriverà a gennaio. Attaccarsi al discorso se sarà fine anno o inizio gennaio - ha commentato - la vedo più una questione teorica che con risvolti pratici". La gente, ha concluso Di Lorenzo, "vuole capire se in tempi certi potremo avere tutti a disposizione uno strumento per contrastare la pandemia e per tornare ad un minimo di vita normale dal punto di vista sociale, ma soprattutto economico".