Notte degli Archivi, porte aperte la sera del 9 giugno all’Archivio storico di Generali. Protagonista “il viaggio”
Da Kafka alle spedizioni al Polo Nord, dal Canale di Suez alla Prima guerra mondiale, quasi due secoli di Storia racchiusi nel patrimonio di Generali da scoprire nelle visite in notturna

Dal fascicolo personale di Franz Kafka, con annessa richiesta di impiego e curriculum autografo, all’assicurazione spaziale di Stati Uniti e Cina degli ultimi decenni del XX secolo, passando per la documentazione di Umberto Nobile legata alla storica spedizione scientifica nel Polo Nord del 1928. Sono solo alcuni dei documenti conservati nell’Archivio Storico Generali Assicurazioni che si trova a palazzo Berlam, a Trieste, e che aprirà al pubblico il prossimo 9 giugno con visite dedicate speciali per la Notte degli Archivi, in concomitanza della Giornata internazionale dedicata a questi luoghi di conservazione.
Organizzata nell’ambito del festival Archivissima, che coinvolge ogni anno più di quattrocento archivi italiani e internazionali, per il 9 giugno sono previste tre visite guidate straordinarie sul tema del viaggio, con apertura straordinaria di palazzo Berlam alle ore: 18:30; 19:15 e 20:00, per 15 persone alla volta (iscrizione solo su prenotazione e fino a esaurimento posti scrivendo all’indirizzo archiviostoricogenerali@generali.com entro il 6 giugno 2023). Dove: piazza duca degli Abruzzi, 1, Trieste
Riconosciuto bene culturale dallo Stato italiano per il suo rilievo «sul piano internazionale» e «nello sviluppo economico di Trieste», nelle visite del 9 giugno offrirà un vero e proprio tour storico-geografico per comprendere quanto la dimensione del viaggio e della conoscenza di culture, Paesi, lingue e religioni siano sempre stati elementi identitari di Trieste e di Generali.
Si partirà dalla fondazione del Gruppo nella cosmopolita Trieste, porto franco dell’Impero asburgico, il 26 dicembre 1831, per poi seguire l’apertura di agenzie e società in tutto il mondo. Verrà rievocata l’apertura del canale di Suez nel 1869 e l’importante ruolo giocato da Pasquale Revoltella, che fu anche direttore di Generali, e andando avanti di qualche decennio si arriverà alle lettere dell’impiegato Franz Kafka, per Generali Praga, nel 1907. Verranno raccontate anche storie meno note, ma ugualmente straordinarie, come quella dei due impiegati ungheresi che fecero il giro del mondo per tornare a casa dopo la Prima Guerra Mondiale.
Si potrà vedere ad esempio un esemplare del distributore automatico di polizze del 1898, una vending machine ante litteram che si trova proprio in Archivio). Generali fu la prima a installare nelle principali stazioni ferroviarie italiane questo dispositivo, che in cambio di una monetina da 10 centesimi permetteva ai viaggiatori di tutelarsi istantaneamente contro gli infortuni durante gli spostamenti in treno o in battello a vapore.
Si parlerà di viaggi nello spazio, rievocando il ruolo importante avuto da Generali nella pioneristica esplorazione spaziale italiana e internazionale.
Concluderà tutto un tuffo nella colorata produzione pubblicitaria dei manifesti, affidata alla penna di rinomati illustratori come Achille Beltrame, Gino Boccasile e Marcello Dudovich.
Nei rinnovati spazi dell’Archivio Storico, nell’iconico “grattacielo rosso” di Trieste, faranno da cornice grafiche contemporanee basate su un accurato storytelling pensato dall’autore radiofonico Matteo Caccia, le Storie particolari di vite Generali.
I più curiosi potranno approfondire le storie grazie ad una serie di pillole disponibili su generali.com che raccontano un percorso di quasi due secoli dal punto di vista delle persone e dell’impatto che Generali ha avuto sulle loro vite. Una storia corale che vede coinvolti diversi paesi, culture, lingue, comunità e popoli così come cosmopolita e aperta è l’impronta genetica in cui si è plasmata la storia di Generali fin dalla sua fondazione, che non a caso avvenne nel 1831 a Trieste, luogo di scambio di culture e contaminazioni, di fermenti, sperimentazione e innovazione.
L’Archivio Storico Generali custodisce un patrimonio ricchissimo e unico: più di 65mila unità di descrizione archivistica per circa 15 chilometri lineari di documentazione, oltre 3mila riproduzioni digitali, in parte disponibili on line su heritage.generali.com.
I commenti dei lettori