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Test del Dna: così benessere, dieta e bellezza diventano su misura

(iStock)
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Trend in forte crescita, il test del Dna si rivela una fonte di informazioni molto utile. A partire dal codice genetico è possibile impostare non solo uno schema nutrizionale e sportivo, ma un vero e proprio stile di vita per migliorare forma fisica e benessere
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Il test del Dna si sta facendo sempre più strada nel mondo del wellness. Strumento fino a poco tempo fa associato unicamente alla verifica della paternità del nascituro, oggi va ben oltre e, analizzando il patrimonio genetico, permette di conoscere il proprio organismo più a fondo. Dall’attività metabolica alla valutazione di rischi di patologie, sono innumerevoli le informazioni contenute nel Dna che possono permetterci di cambiare alcune abitudini al fine di migliorare il nostro benessere. Semplice, rapido e dai costi contenuti, il test del Dna viene proposto da sempre più piattaforme online, che permettono di ricevere il kit comodamente a casa propria per poi rispedirlo, una volta effettuato, direttamente al laboratorio di analisi.

Il Comitato Nazionale della Bioetica (1999 e 2016) ha preso in esame il tema dei test genetici e ne ha riconosciuto il valore scientifico e le possibili applicazioni in medicina. È importante comunque sottolineare come abbia anche posto l’attenzione sulle possibili ripercussioni sul singolo e sulla privacy. Con questo si intende, da una parte le possibili reazioni di natura psicologica se si scopre di essere predisposti a gravi malattie, dall’altra, la gestione di questa tipologia di informazioni nell’ambiente di lavoro, in particolare per quanto riguarda le assicurazioni sulla salute. Si tratta dunque di informazioni da trattare con estrema delicatezza e da interpretare affiancati dal proprio medico o da uno specialista per una lettura consapevole e responsabile.

Ana Romero, phd e Manager Department of Genetics & Research di tellmeGen, ci spiega in cosa consiste il test e quali informazioni si possono raccogliere.

Come si esegue il test del Dna?

“Il test del Dna è molto semplice da eseguire. L’unica cosa necessaria è un campione di saliva che viene raccolto in un contenitore, così da essere conservato senza alterazioni. Una volta ricevuto il campione in laboratorio, il Dna viene estratto e analizzato attraverso la tipizzazione del genoma con la tecnica del Global Screening. Questa tecnologia permette di misurare circa 750.000 marker genetici, soprattutto sotto forma di poliformismi di nucleotidi del Dna, determinati dal cambiamento di uno dei quattro nucleotidi A, T, G o C”.

Ci sono delle controindicazioni o periodi particolari in cui è sconsigliato farlo?

“Il test può essere fatto da chiunque e a qualunque età e, dal momento che il nostro Dna non cambia nel corso della vita, è sufficiente farlo una sola volta. Nel caso di tellmeGen, c’è il vantaggio che la piattaforma viene costantemente aggiornata e integrata all’avanzare della conoscenza scientifica in merito all’argomento. Non è quindi necessario sottomettere ad analisi un nuovo campione di saliva. Nuovi studi e analisi ottenuti grazie alla raccolta di informazioni di Dna nel tempo, vengono inclusi periodicamente".

Che informazioni permette di avere sulla propria salute e sul benessere?

“Venire a conoscenza delle informazioni delle varianti del Dna può aiutare a lavorare sulla salute e il benessere, prendere decisioni per migliorare le proprie abitudini di vita, comprendere come i geni contribuiscono ai tratti personali, i vari elementi legati all’alimentazione e la relazione tra i geni e le performance sportive. Il nostro test comprende anche le informazioni rispetto alle proprie origini e alla propria linea materna. Le malattie complesse sono anche multifattoriali: questo significa che, oltre al contributo della genetica, i fattori ambientali come stile di vita, dieta, esposizione a sostanze tossiche ecc. hanno un ruolo nel loro sviluppo. Avere quindi informazioni sulla nostra predisposizione genetica può aiutare a modulare determinati fattori e abitudini e ridurre al minimo parte dei rischi non genetici".

In che modo il test può influire sul benessere?

"Lo studio delle varianti genetiche ci permette anche di conoscere meglio il metabolismo di ciascuno e come queste alterazioni possono influenzare il campo nutrizionale e sportivo. Grazie al test del Dna, è possibile sapere se si è portatori di alterazioni nei geni che codificano trasportatori, recettori o enzimi che influenzano il metabolismo di vitamine come la A, la D o la E, tra le altre, che possono aumentare il rischio di carenza, come avviene con il metabolismo del colesterolo e delle sue forme ad alta e bassa densità (rispettivamente Hdl e Ldl), l'equilibrio tra acidi grassi omega-3 e omega-6 o la predisposizione a sviluppare intolleranze come l'istamina o intolleranza al lattosio".

Questo significa che può essere utile ad identificare la dieta ideale?

“Il test genetico ci permette di sapere se ci sono alimenti che dovrebbero essere consumati in misura maggiore o minore, se tale cambiamento ha un effetto positivo sul mantenimento dei livelli di quei fattori che ci interessa monitorare all'interno di un range di livelli stabiliti. La valutazione ci permette di capire se va integrata una quantità maggiore di determinate vitamine, del colesterolo Hdl o di uno o più componenti presenti negli alimenti che sono in grado di influenzare positivamente la riduzione del rischio di malattie. Allo stesso modo, alcune mutazioni possono portare alla riduzione o alla rimozione totale di alcuni cibi dalla dieta, come nel caso dell'intolleranza al lattosio, di quella all'istamina e dell'intolleranza ereditaria al fruttosio. Sapere quale gene è interessato e in che punto del percorso metabolico si verifica l'alterazione, può essere utile al proprio nutrizionista di riferimento per stabilire se siano necessari interventi nutrizionali”.

E rispetto allo sport?

“La parte relativa allo sport si concentra soprattutto sullo studio della relazione tra genetica e risposta all’esercizio fisico. Per esempio se si è maggiormente predisposti a soffrire le lesioni o se invece si è più inclini a recuperare velocemente. Il test permette di rilevare patologie legate ad allenamenti specifici e può dare indicazioni in merito alla predisposizione genetica alle lesioni ai tendini. Altri parametri relativi alle prestazioni sportive saranno inclusi prossimamente, visti i notevoli progressi fatti in questo campo negli ultimi anni”.

Come si possono elaborare al meglio le informazioni del test in modo da essere utili nella vita quotidiana?

“Se un individuo è a conoscenza delle malattie al cui rischio è maggiormente esposto o se ha varianti genetiche che influenzano il metabolismo dei nutrienti, può (individualmente o dopo il parere del proprio medico e/o nutrizionista) implementare dei cambiamenti dello stile di vita e pianificare una dieta personalizzata, così da contribuire a minimizzare le condizioni generali di rischio”.