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Sabina Guzzanti e il futuro dei Sapiens: "La nostra attenzione è il terreno di conquista"

2 minuti di lettura

Il romanzo di Sabina Guzzanti, protagonista di uno dei nostri primi incontri sul nuovo hub Modaebeauty, ha la caratteristica tipica della gran parte delle espressioni artistiche della sua autrice: fa sorridere ma soprattutto pensare. Con l'aria di volerti intrattenere con un racconto distopico sul mondo che potremmo trovarci a vivere tra cento anni, ti dice molte cose sul presente, e indica con chiarezza a cosa fare attenzione, per non ritrovarci in un simile incubo: "Scrivere questo libro nel corso della pandemia è stata una salvezza e un'esperienza davvero intensa, se ci penso ho ancora i brividi. E' sembrato veramente che il futuro che temiamo tutti fosse arrivato. Ma è un tema che sarà meglio affrontare prima o poi, per capire quali sono gli argomenti di cui dovremmo occuparci se non vogliamo che accada veramente".

 

E così, dunque, abbiamo concepito il nostro incontro: Sabina Guzzanti, che molto sa sul futuro, ci descrive come saremo sul lavoro, sui social, a casa.

 

Nelle pagine di 2119, la disfatta dei Sapiens, edito da HarperCollins, c'è il racconto di un futuro non lontanissimo, pieno di temi che ci fanno sorridere ma anche riflettere. A tratti profetico, con trovate geniali come quella del mega amministratore delegato della compagnia che governa il web che ha il vezzo di vestirsi da sposa e mangia solo confetti: "Il mondo è governato da un 1% di stramiliardari - spiega Sabina -, gli altri non hanno neppure il diritto di voto, e tra questi i più ricchi sono quelli che si sono arricchiti grazie al web. Le multinazionali del web si sono consorziate e sono diventate un'unica impresa. Yaki è il potentissimo e intelligentissimo amministratore delegato. Mi piaceva questa eccentricità, che era tra quelle non ancora sfruttate, prima che arrivasse effettivamente Achille Lauro a Sanremo, che come manager di una multinazionale non ce lo vedo tanto..."

 

Le istantanee di vita familiare tra 100 anni fanno venire un brivido sulla schiena:

Lo sguardo le cade di nuovo sul suo profilo. «Ma guarda quanti bei commenti ci stanno scrivendo…» Suong si mette a rispondere. Quando, diversi minuti dopo, torna a rivolgersi a suo figlio, si accorge che Elmut non c’è più.

Ecco, appunto, l'attenzione. Quella che, anche nella lettura, è continuamente minacciata dalle notifiche del nostro cellulare: "La parte dei social è la parte più satirica e umoristica del libro. Fa un po' paura sapere che i social sono stati creati per renderci infelici, perché più siamo infelici, più siamo isolati e manipolabili. Siamo animaletti giocherelloni e i social network sono una trappolona dove trascorriamo tantissime ore e che cambia il nostro comportamento e anche il nostro carattere. Il terreno di conquista è la nostra attenzione, non ne siamo più padroni e l'attenzione viene ancora prima della consapevolezza e della coscienza politica. Se non riesci a stare attenta tutto quello che viene dopo non potrai mai esserci."

C'è anche una redazione nel futuro descritto da Sabina Guzzanti, e una redattrice che cura la rubrica più seguita del giornale, che tutti snobbano ma di cui non possono fare a meno per via dei moltissimi clic che porta al sito, quella sui gattini. Gattini che, nella visione dell'autrice, non sono simbolo di rincretinimento generalizzato, ma seme di libertà: "Se la tengono perché i gattini sono cliccatissimi, anche nel futuro, ma la disprezzano, non le danno un valore politico, mentre lei è convinta che i gatti abbiano anche una funzione politica. I gatti diventano sempre più popolari perché le persone lo vedono come un essere simbolo di totale autonomia, per come conosciamo il gatto, sappiamo che non lo potremo mai controllare."

 

Insomma, un viaggio nel futuro che ci sentiamo di consigliarvi con tutto il cuore, non fosse altro perché leggere un buon libro scritto da una delle autrici più capaci che abbiamo in Italia riuscirà a catalizzare la vostra attenzione e a farvi dimenticare le notifiche. E non è poco.